04.06.21-07.30- Sono 290 le foresterie presenti a Monfalcone, alloggi messi a disposizione dalle grandi aziende della Città per i propri dipendenti che, ormai da due mesi, sono oggetto di attenta osservazione da parte della Polizia Locale su invito dell’Amministrazione.
“Se il sistema produttivo fosse ‘rispettoso’ delle possibilità di lavoro dei cittadini della nostra regione problemi non ci sarebbero”, commenta il Sindaco Anna Maria Cisint. “È inaccettabile il numero di lavoratori non dichiarati alle Autorità, disattendendo totalmente la normativa antiterrorismo e antimafia”. Passati 30 giorni di presenza di persona comunitaria che non è residente, difatti, ci dev’essere una dichiarazione al locale commissariato. “In 19 analisi eseguite in questi due mesi, ben 50 persone non erano state denunciate” conferma il sindaco. “Nel contempo, per quanto riguarda invece il testo unico dell’immigrazione, nelle 19 analisi, ben 15 persone non erano state denunciate nelle 48 successive all’arrivo degli extracomunitari.” Dai controlli mirati sono quindi scaturite in tutto 65 sanzioni per mancata comunicazione di ospitalità dei lavoratori, precisa il Comandante Bagatto.
Tra l’altro, in aree adiacenti alle foresterie si riscontrano abbandoni indiscriminati di rifiuti il ché ha portato l’Amministrazione ad aumentare la Tari per le foresterie. “Bisogna conoscere chi abita nel territorio, a breve chiederemo un incontro per rivedere il protocollo di legalità che attualmente risulta più formale che sostanziale. Nel contempo ci muoviamo anche perchè i nostri territori potrebbero essere dei laboratori importanti affinché queste foresterie potrebbero non esistere; se lavorassero persone del territorio non avremmo più bisogno di ospiti non incorrendo in queste problematiche” conclude la Cisint.
c.s.