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sabato, 6 Settembre 2025

Covid, cresce oltremodo la richiesta di biciclette, il mercato va nel caos

07.06.2021 – 11.00 – Difficoltà nel reperire le materie prime, problemi di logistica e conseguente carenza di componenti da montare sui telai. Questi sono solo alcuni fattori che negli ultimi mesi stanno attanagliando il settore produttivo delle biciclette. Dopo aver messo letteralmente in ginocchio (per gli stessi motivi) il mondo dell’automobile e della motocicletta, gli strascichi della crisi industriale da Covid-19 si stanno abbattendo su uno degli ambiti industriali che paradossalmente è annoverato tra i più floridi dell’ultimo biennio, quello dei velocipedi; ed è proprio per questo motivo che il settore è entrato nel caos. Le aziende costruttrici, infatti, stanno riscontrando serie difficoltà nell’evadere tutti gli ordini ricevuti. In particolare, la nipponica Shimano, leader mondiale nella produzione di componentistica meccanica per biciclette. Questi sono solo alcuni fattori che negli ultimi mesi stanno attanagliando il settore produttivo delle biciclette. Dopo aver messo letteralmente in ginocchio (per gli stessi motivi) il mondo dell’automobile e della motocicletta, gli strascichi della crisi industriale da Covid-19 si stanno abbattendo su uno degli ambiti industriali che paradossalmente è annoverato tra i più floridi dell’ultimo biennio, quello dei velocipedi; ed è proprio per questo motivo che il settore è entrato nel caos. Le aziende costruttrici, infatti, stanno riscontrando serie difficoltà nell’evadere tutti gli ordini ricevuti. In particolare, la nipponica Shimano, leader mondiale nella produzione di componentistica meccanica per biciclette.

L’azienda di Osaka, secondo quanto riportato dal quotidiano economico nazionale Il Sole 24 Ore, il quale a sua volta ha ripreso un’inchiesta del “cugino” britannico Financial Times, sta in pratica bloccando il mercato delle biciclette. Questo perché, in seguito alla pandemia e alla sempre più numerosa richiesta di acquisto di biciclette, Shimano – che detiene il controllo del 65% del mercato delle bici di qualità (le cosiddette “Premium”, ma non solo) – ha sì conosciuto un aumento esponenziale del fatturato – 791 milioni di euro di ricavi e 211 milioni di euro di utile nei primi tre mesi del 2021 -, ma allo stesso tempo ha generato una domanda tale che adesso le cosiddette scorte in magazzino sono in esaurimento. In altre parole, è complicato riuscire ad adempiere a tutti gli ordini ricevuti, con conseguenze sul mercato globale.

tempi di consegna, di conseguenza, si stanno allungando giorno dopo giorno con ritardi di almeno 400 giorni.

I clienti, impazienti di ricevere i loro ricambi o le loro biciclette nuove fiammanti, hanno già cominciato a lamentarsi con le case intasando le rispettive caselle email con lettere di sollecito e insoddisfazione. Gli addetti ai lavori e gli esperti del settore, per tanto, si stanno quindi domandando quanto questa situazione potrà perdurare nel tempo e allo stesso modo se Shimano possa perdere il suo dominio assoluto sul mercato; una leadership già più volte messa in discussione, negli ultimi anni, dalla concorrente italiana Campagnolo (120 milioni di fatturato nel 2016. Fonte: Il Sole 24 Ore).

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