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sabato, 6 Settembre 2025

Turriaco, una scultura per ricordare i cari persi per suicidio

09.06.2021 – 09.00 – La parola ‘suicidio‘ fa ancora abbastanza paura e per questo viene ancora considerata un grande tabù. Al contrario, dovrebbe essere una questione da discutere a libro aperto, in quanto solo così si può cercare di prevenire un gesto così estremo e di avvicinarsi a coloro che soffrono. Essa può riguardare chiunque, chi soffre di depressione ma anche persone colpite nel profondo da qualche evento sopraggiunto all’improvviso. Alle volte la solitudine non è percepita all’esterno, ecco che, quindi, la persona viene vista sorridente fino all’ultimo e ci si rammarica di non aver potuto cogliere qualche campanello d’allarme. Gli amici o i familiari che hanno perso il proprio caro, allora, cadono a loro volta in una spirale drammatica, che sembra senza vie d’uscita.

Proprio per mostrare vicinanza a chi si trova in queste situazioni a Turriaco, sabato 12 giugno alle 18.30 presso il Chiosco Pojana, si inaugurerà la prima scultura in Italia che parla di coloro che si sono suicidati e di sostegno alle famiglie che hanno perso un familiare/amico (chiamati ‘survivor‘). Il progetto è stato ideato da Lorena Casasola, una survivor che ha avuto sostegno nella sua proposta da Amico Italia – Centro di Udine, nonché da molti privati attraverso la Rete del Dono, Coop Alleanza 3.0 e BCC di Turriaco. La scultura, creata da Davide Tramontini, nasce da un disegno di Kevin Fumis. In seguito, verrà inserita nel Parco Comunale dell’Isonzo di Turriaco e dedicata a “Un Amico Fragile”.

“La scultura sarà creata da un unico tronco che rappresenta in modo metaforico lo stato d’animo di chi si sente senza radici, quindi senza legami ma anche senza rami, quindi anche senza futuro. Questo è lo stato d’animo che colpisce chi sta passando un periodo di depressione, chi si sente un vuoto dentro, proprio come è successo mio fratello” comunica Lorenza Casasola. “Ci tengo inoltre a ricordare la raccolta fondi ‘Ad un amico fragile‘ sulla piattaforma della rete del dono e l’importanza della realizzazione di un servizio perché venga data la giusta importanza ad un progetto che mai come in questo periodo può essere d’aiuto. Un aiuto all’associazione nella raccolta fondi è fondamentale visto l’aumento esponenziale di telefonate che ricevono quotidianamente.”

“Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare la cittadinanza a prendere coscienza del fatto che la prevenzione è possibile e può essere un atto consapevole di tutta la comunità: Telefono Amico è uno degli strumenti a disposizione per sostenere e aiutare le persone, attraverso il dialogo e un ascolto empatico e non giudicante, ad uscire dall’isolamento emotivo in cui spesso si trovano quando attraversano un periodo di intensa fragilità interiore» comunica l’associazione.

Il sindaco, Enrico Bullian, è convinto che la scultura riguardi tutti noi: «Nel corso del cammino ognuno potrà avere i propri momenti di fragilità, più o meno profondi. Noi vorremmo essere quel compagno che prova a sostenere l’Amico Fragile, sapendo che un giorno le parti potrebbero invertirsi. Continuiamo a chiamare tutto questo umanità e solidarietà».

Michela Porta

Disegno di Kevin Fumis

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