10.08.2021 – 09.00 – La controversia tra Italia e Slovenia in merito al passaggio dei natanti italiani senza targa nelle acque marine della vicina Repubblica sembra esser giunta ad una razionale soluzione. A riguardo, negli scorsi mesi, si erano espressi diversi esponenti delle istituzioni tanto nazionali come il leader del Carroccio Matteo Salvini, o quelli della politica locale dell’area giuliana come il Consigliere Comunale del Gruppo di Fratelli d’Italia Trieste, Gabriele Cinquepalmi o il Presidente della Camera di Commercio della Venezia Giulia, Antonio Paoletti. In Italia, infatti, non vige l’obbligo di immatricolare le imbarcazioni sotto i dieci metri, mentre in Slovenia, da ormai due anni, il Governo ha introdotto questa nuova regola con la conseguente sanzione pecuniaria di 500 euro per chi dovesse malauguratamente sconfinare nelle acque d’oltre confine. Sia chiaro, Lubiana non ha effettuato nessun passo indietro in quanto il divieto di sosta e di attracco in acque slovene resta tutt’ora in vigore; tuttavia, ai piccoli natanti italiani senza targa sarà permesso attraversare indisturbati gli specchi d’acqua marina sloveni solo ed esclsivamente per recarsi diretti in Croazia. La tanto attesa notizia, è giunta attraverso le comunicazioni inviate in questi giorni dalle autorità marittime slovene ai membri delle Società nautiche triestine. Secondo quanto riportato dal quotidiano locale “Il Piccolo”, nelle mail, firmate dagli operatori dalla Capitaneria di Porto di Pirano e Capodistria e ricevute da alcuni diportisti giuliani, infatti, si legge che “i natanti senza targa possono attraversare il mare territoriale sloveno, sempre rispettando le regole internazionali per prevenire gli abbordi in mare, a patto che il passaggio sia continuo e rapido”. “A patto che – spiega ancora un’altra mail – la navigazione non avvenga sotto costa, ma a una distanza di almeno a 2/3 miglia”.