20.08.2021 – 07.30 – L’Asugi ha diramato una circolare che elenca le regole per l’accesso al servizio mensa delle struttura sanitarie e ospedaliere. Si può accedere soltanto con il Green Pass, il documento in formato digitale o cartaceo. La certificazione verde viene emessa attraverso la piattaforma nazionale del Ministero della Salute, a seguito della vaccinazione anti-Covid19 (in Italia viene emessa già dopo la prima dose, con validità a partire dal quindicesimo giorno), tramite test molecolare o antigenico rapido negativo (con validità per 48 ore), o se guariti dal Covid-19 negli ultimi sei mesi.
Tornando alle regole emanate dall’azienda sanitaria dell’area giuliano-isontina, la circolare precisa che l’accesso ai servizi di ristorazione per il consumo al tavolo, al chiuso, è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazione verdi Covid-19. Saranno gli operatori del servizio di ristorazione ad occuparsi di verificare la validità delle certificazioni tramite lettura del QR Code presente sul certificato stesso (digitale o cartaceo) mediante l’apposita applicazione VerificaC19 del Ministero della Salute, nel rispetto della privacy dell’utente. L’operatore, inoltre, ha il compito di accertare la corrispondenza dell’identità dell’utente con un documento di riconoscimento.
Per i dipendenti è possibile, infine, ritirare il pasto per asporto con un apposito cestino.
“L’azienda garantisce il pasto sostituto con il take away, tutto sommato non ci sono grossi problemi – commenta Fabio Pototschnig, segretario regionale della Fials – ma al momento non sono ancora predisposte zone mensa esterne. Ciò che conta – prosegue il sindacalista – è che tutti possano avere la garanzia del pasto. Effettivamente un po’ di malcontento c’è perché la questione è collegata all’obbligo del Green pass e del vaccino. Siamo fiduciosi, auspichiamo un approccio positivo al problema, soprattutto che ci sia una volontà generale di vaccinarsi. Ma, va evidenziato, quello del pasto è un diritto che deve essere tutelato”.
mb.r