21.09.21.-11.30-Sebbene Monfalcone non sia propriamente una ‘grande metropoli’, negli ultimi tempi erano arrivate varie segnalazioni di difficoltà di reperimento dei taxi. Le problematiche riguarderebbero le ore serali e notturne, principalmente nei weekend. Molte persone riferiscono di non trovare sempre i mezzi in città, altre ancora -dopo aver contattato il numero telefonico addetto- lamentano di non ricevere risposta. Riportata la questione agli interessati, il servizio Radiotaxi di Monfalcone dichiara: “Non ci risultano problematiche di nessun tipo. Semplicemente, se siamo occupati non possiamo rispondere per regolamento”. Ma come funziona il servizio? Quante persone sono realmente disponibili?
Il servizio principale di Radiotaxi (0481 722167) è composto da otto mezzi che normalmente si posizionano nei pressi della Stazione di Monfalcone e in Piazza Unità. Poi c’è Monfal Taxi (0481 198085), con tre disponibilità ed infine due esterni non legati da associazioni. Tredici in totale, quindi, i taxi attivi per Monfalcone e dintorni. “In realtà le disponibilità mancano, soprattutto i weekend” conferma un altro tassista. “Sono attivi ancora turni vecchi ormai di anni e mai cambiati; l’amministrazione ci impone di aspettare questi turni, risultando così a fine settimana attivi la metà dei taxi. Chi vuole lavorare, difatti, non può farlo se risulta in turno di riposo. Il weekend dobbiamo stare a casa sennò rischiamo contravvenzioni dai vigili, già avvenute fra l’altro”.
Un incontro sulla questione era già avvenuto a fine giugno/inizi luglio, in cui avevano partecipato alcuni responsabili dei servizi taxi con l’assessore Fasan ed il comandante della Polizia locale Bagatto. Si era parlato di togliere i turni di riposo (per chi si propone volontariamente) nonché della precedenza dei turni in stazione. “Nelle postazioni nei pressi della stazione, chi è di turno ha la precedenza nel caricare i clienti su chi invece è già in fila da ore” rileva un altro tassista “lì c’è ancora il vecchio sistema che non è attivo né in piazza né in altre zone, zone in cui invece la precedenza è per ordine di arrivo”. Infine c’è la questione della poca visibilità e poca pubblicità dei taxi stessi. Se difatti, in passato c’erano delle locandine in stazione -dichiara un lavoratore- ora non ci sono a causa di costi importanti richiesti dalle Ferrovie dello Stato. In più, fra un po’ inizieranno i lavori -già in essere in stazione e fra qualche mese in Piazza Unità- e rischiamo di non essere visti dalle persone in arrivo.
Sulla questione risponde oggi il responsabile SUAP Andrea Pavano, con una bella notizia: “Entro la settimana emetteremo l’ordinanza in cui si conferma l’approvazione della liberalizzazione dei turni. Ciò non vuol dire che saranno completamente eliminate le turnazioni (resteranno quindi le stesse per garantire un servizio minimo ai clienti) ma non sarà più vietato lavorare per chi non è di turno, per un maggior servizio all’utenza.” Questa proposta sarà attiva in via sperimentale fino al 31 dicembre e poi si farà un bilancio per vedere se continuare o meno con questa modalità.
Ciò è stato deciso da un incontro con la commissione per la regolamentazione del servizio avvenuto la scorsa settimana. Per quanto riguarda la ‘priorità’ dei turni in stazione, sembra che la questione resti inalterata “facendo fede al buon senso dei lavoratori”. Infine, per quanto riguarda la questione dei lavori nelle zone della stazione e della piazza, l’assessore Fasan rassicura che sarà garantita ai taxi la massima visibilità.
Michela Porta