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sabato, 6 Settembre 2025

Centrale A2a, autorizzazione da Roma. Cisint: “Ribadiamo la contrarietà da parte dell’Amministrazione comunale”

28.09.21-15.20-La decisione dei ministri Cingolani e Franceschini sulla Valutazione di Impatto ambientale è parte di una procedura avviata circa due anni fa da A2a per un progetto relativo alla realizzazione di una nuova centrale a gas a Monfalcone, ma non riduce né inficia le ragioni della contrarietà da parte dell’Amministrazione comunale sull’ipotesi di questo nuovo impianto, né rappresenta la fase conclusiva di questa vicenda, nella quale rimangono nodi importanti da sciogliere. Questo provvedimento non sposta minimamente la posizione del Comune che si basa su solide motivazioni di sostenibilità, economiche e sociali. Ribadisco che da tutti i punti di vista questo investimento di A2A non rappresenta alcun valore aggiunto per il nostro territorio e costituisce soprattutto un vantaggio, legittimo, di carattere finanziario per chi lo propone.

“Le ragioni della nostra contrarietà non ne sono intaccate. Anzitutto la questione della sostenibilità ambientale: l’impianto avrà una potenza praticamente tripla di quello attuale e tripla sarà anche la produzione di Co2, la cui riduzione è uno degli obiettivi fondamentali su cui è impegnata tutta l’Europa. Altro che economia green, si va in senso contrario con l’impegno a promuovere le energie alternative e non più quelle fossili. Poi la situazione sanitaria che ribadisco non è tra le più floride. Sotto il profilo occupazionale come abbiamo già verificato una centrale così potrà impiegare non più di una trentina di professionisti. Noi abbiamo proposto una alternativa con la valorizzazione della portualità e della nautica oltre ad un centro di eccellenza per lo studio dell’idrogeno. Ma il reimpiego alternativo delle aree in cui oggi c’è la centrale, è assolutamente attuale è la Via non scalfisce questo obiettivo perché questi settori sono un volano per lo sviluppo e per nuovi, numerosi e qualificati posti di lavoro.

“La realtà è che la volontà di realizzare la nuova centrale a gas è legata al meccanismo perverso del capacity market, in base al quale, anche se è dimostrato che non c’è carenza di energia in Italia, verrà corrisposto un rimborso per la costruzione dell’impianto che sarà grossomodo il doppio dell’investimento, cioè 900 milioni rispetto ai 500 previsti per le relative opere. Una vantaggiosa operazione finanziaria. Peraltro con una centrale a gas presente già in zona (Torviscosa).

“E’ bene sapere però che la decisione sul Via presa dai ministri, non significa prossimo inizio dei lavori, basti considerare quanto è successo con l’escavo portuale, dove il Via è stato concesso 7 anni fa e le opere devono ancora iniziare. Ora approfondiremo il documento e vedremo quali prescrizioni e misure sono previste, atte a prevenire gli impatti. Per quanto ci riguarda rimangono attivi tutti i presupposti negativi che rendono inaccettabile l’impianto proposto.

c.s.

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