01.10.21-09.00– Dopo aver approfondito con una notizia promettente la questione “taxi” nel monfalconese, si sono riscontrate delle difficoltà nella mole di lavoro dei tassisti dell’aeroporto. Si parla del Trieste Taxi Airport (0481 778000), regionale, che si occupa principalmente dei passeggeri che arrivano dall’aeroporto di Ronchi dei Legionari. Il servizio è composto da quindici mezzi che gestiscono anche le zone limitrofe di Ronchi dei Legionari, San Pier, Turriaco e San Canzian. La situazione, però, non è tra le più rosee. Comunica Luca Guerra, referente del servizio: “La situazione è drammatica. Ci sono pochi voli, troppo poco traffico e questo ci porta a lavorare 10 giorni su 30. Sulle cittadine in cui siamo disponibili, il traffico è quasi inesistente quindi miriamo ai passeggeri.” Ma la situazione è peggiorata a causa del Covid?
“Sicuramente il Covid ha influito, i voli si sono ridotti, la pausa avvenuta tempo fa è stata un duro colpo. Ma il tracollo è avvenuto già ad ottobre del 2019.” Varie le cause: la vendita del Trieste Airport, la creazione della nuova fermata ferroviaria ma anche le compagnie slovene e altre agenzie con servizi navetta non sempre ‘trasparenti’. Principalmente però, si parla della cancellazione di molti voli dopo la vendita, anche esteri. “Siamo a turni ristretti. 5 sono di base e 2 a chiamata. In sostanza, abbiamo a disposizione un mezzo ad aereo”. Sono stati tolti i due voli per Milano e tre per Monaco. Ora è attivo solo Francoforte che qualcosa ci porta, grazie al cielo perché qualche volo internazionale ha riaperto ed arrivano turisti americani, ma siamo ancora ad unlivello basso” commenta Guerra. “Il volo che ci dava più lavoro era quello di Roma della mattina. Ora, per evitare il pernottamento notturno, molti optano per Venezia o per il treno.” Conclude infine: “Molti voli in meno arrivano anche dalla sostituzione dell’Alitalia, dal 15 ottobre, con la compagnia aerea nazionale ITA“.
Insomma, una situazione delicata da non ignorare alla quale il direttore commerciale di Trieste Airport, Giovanni Rebecchi, risponde in modo completo con una promessa di un percorso di crescita già avviatacomunicando vicinanza: “Comprendiamo la situazione, dovuta a nostro parere principalmente dal periodo Covid. Ne abbiamo sofferto noi come loro in quanto è un business che cammina ‘insieme’. Camminerà insieme anche la risalita.”
Michela Porta