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sabato, 6 Settembre 2025

Gorizia, oggi come allora, vicina ad ogni “Milite Ignoto”

Ziberna: “Il Milite Ignoto simbolo attuale contro ogni guerra”. Domani 27 ottobre ci sarà un intenso programma di cerimonie

26.10.2021-16.02 – “Ogni giorno ci arrivano immagini drammatiche dai troppi luoghi in cui sono ancora presenti conflitti bellici nel mondo ed è per questo che la storia del Milite Ignoto è oggi quanto mai attuale e va ricordata e raccontata nelle scuole come simbolo dell’assurdità della guerra”.

È questo il pensiero del sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che ricorda come Gorizia, teatro di sanguinose battaglie durante il primo conflitto mondiale “in cui morirono migliaia di giovani”, partecipò con grande commozione alla traslazione delle 11 salme da cui venne poi scelto il Milite Ignoto, dopo averle “raccolte” nella chiesa di Sant’Ignazio.

“Oggi come allora sono certo che la città intera parteciperà a quello straziante ricordo, anche se molti solo idealmente, considerando che le misure anti-contagio impediranno una partecipazione di massa alle celebrazioni- rimarca il sindaco- perché il nostro cuore, a cento anni di distanza, è con quelle madri che, come Maria Bergamas, persero i loro figli, a volte neppure diciottenni, senza avere una tomba e un nome su cui piangerli. Ringrazio le associazioni combattentistiche e d’arma che, con le loro iniziative, insieme al Comune, hanno voluto ricordare e onorare qui momenti e mi associo all’appello del presidente degli alpini, Paolo Verdoliva, invitando il consiglio comunale, nella seduta che si svolgerà proprio il 27 ottobre, giorno in cui ci fu la cerimonia in Sant’Ignazio per le 11 salme, a votare in modo unanime la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto. È uno dei momenti in cui la città deve mostrarsi unita contro la tragedia che ogni guerra porta con sé”.

Le truppe del presidio di Gorizia che accompagnarono le 11 bare di soldati ignoti dalla chiesa di Sant’Ignazio verso il piazzale della stazione ferroviaria

Domani (27 ottobre) ci sarà un intenso programma di cerimonie a partire dalla Santa messa, officiata a Sant’Ignazio dall’arcivescovo, monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, accompagnata dai canti del Coro del Cai e dalle quattro letture effettuate da rappresentanti dell’Associazione Nazionale dei Fanti, dei Bersaglieri, degli Alpini e dell’Associazione Isonzo – Gruppo di Ricerca Storica. Ai lati dell’altare ci saranno 6 rappresentanti di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza in alta uniforme più il trombettiere della Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli che eseguirà “Il silenzio” a fine cerimonia.

Oltre alle associazioni combattentistiche e d’arma con i labari, insieme al presidente del consiglio regionale, Piero Mauro Zanin e all’assessore regionale, Sebastiano Callari, presenzieranno i sindaci dell’Isontino con la fascia tricolore cui sarà chiesto di sottoscrivere simbolicamente una pergameno che verrà consegnata al primo cittadino di Aquileia il 29 ottobre durante la cerimonia di partenza della bandiera.

A fine della messa, a fianco della chiesa, avrà luogo la scopertura del pannello storico dedicato al Milite Ignoto su iniziativa dell’ANA e del Lions Club Gorizia Host.

Va ricordato che a Gorizia furono ospitate le 11 salme “scelte” nei cimiteri di guerra sparsi lungo il fronte italiano delle prima guerra mondiale che andava dal passo alpino dello Stelvio al mare Adriatico ovvero, come, si legge sulla pubblicazione di Lorenzo Cadeddu,  “sulla base delle disposizioni della commissione, le ricerche furono condotte nei tratti più avanzati dei principali campi di battaglia : San Michele, Gorizia, Monfalcone, Cadore, Alto Isonzo, Asiago, Tonale, Monte Grappa, Montello, Pasubio e Capo Sile”.

Un altro dei momenti della cerimonia a Gorizia

Le prime sette furono raccolte a Udine e poi traslate a Gorizia. Quando arrivarono in città, il 18 ottobre, alle 14, sui camion, dopo aver attraversato i comuni di Manzano, Brazzano e Cormons, “dal castello, una batteria d’artiglieria esplose 21 salve d’onore, mentre ex combattenti si affiancavano agli affusti di cannone sui quali erano state sistemate le bare. Ciascun affusto era trainato da sei cavalli. Il corteo attraversò tutta la città sino a piazza Vittoria dove le salme vennero sistemate nella chiesa di Sant’Ignazio”. Poi arrivarono le ultime salme per un totale di 11.

La mattina del 27 ottobre del 1921 le bare vennero caricate su altrettanti automezzi e fra migliaia di persone in lacrime e centinaia di corone il corteo attraversò Gorizia e, dopo aver toccato Gradisca d’Isonzo, Romans d’Isonzo, Versa, Cervignano e Terzo d’Aquileia arrivò ad Aquileia. Le bare vennero condotte all’interno della basilica dove furono scambiate più volte per renderle tutte assolutamente anonime e non riconoscibili. Fu qui che, il giorno dopo, il 28 ottobre, Maria Bergamas, in una straziante cerimonia scelse il Milite Ignoto”.

(Le foto provengono dalla pubblicazione “La leggenda del soldato sconosciuto all’altare della patria” di Lorenzo Cadeddu)

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