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Gorizia
sabato, 6 Settembre 2025

Gorizia al 32° posto su 105 capoluoghi italiani per la qualità della vita

10.11.21-09.00-Legambiente comunica i dati raccolti riguardanti l‘indagine per l’ambiente e la qualità di vita per l’anno 2020 per il rapporto “Ecosistema Urbano” alla sua 28esima edizione, che mostrano come Gorizia sia salita di un punto nella classifica ambientale generale; passa dal 33° al 32° posto, mentre resta quarta a livello regionale, dietro Pordenone (5°), Trieste (12°) e Udine (13°). Una ‘situazione di chiaroscuro’ quella della nostra regione. L’anno in questione riguardava il lockdown, quindi sono risultati dei miglioramenti per il biossido di azoto, ma è anche aumentato il livello delle polveri sottili che peggiora i dati del 2019 per tre dei quattro capoluoghi regionali, con Udine in controtendenza. Per quanto riguarda l’ozono, viene confermato il superamento della soglia di protezione della salute mentre la raccolta differenziata è in sensibile crescita in tutti i capoluoghi regionali.

Più precisamente, su Gorizia, si valuta una discreta qualità dell’aria in centro, quindi,  ma mancano dati per i quartieri periferici problematici; la città inoltre dispone di una buona dotazione di alberi e di aree verdi pubbliche per abitante. C‘è ancora da fare, al contrario, per quanto riguarda la dispersione idrica, la mancanza di un Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, la raccolta differenziata dei rifiuti sotto la media nazionale, abbandono rifiuti,  scarsi impianti solari su edifici comunali e peggioramento dell’indice di efficienza dell’uso del suolo a fronte di una popolazione in calo, problematiche transfrontaliere. In tutto, sono stati 18 gli indicatori calcolati per la stesura del rapporto.

Legambiente Gorizia, inoltre, chiede che “nell’ambito delle attività del GECT (Gruppo Europeo di Collaborazione Territoriale, costituito da rappresentanti dei comuni di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter/Vertojba) venga istituito un tavolo tecnico transfrontaliero per discutere di problematiche ambientali di interesse comune (inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo e odori molesti di provenienza ignota). Chiediamo inoltre che venga redatto con urgenza il PUMS e che l’Amministrazione comunale si faccia carico di iniziative a favore della lotta contro il cambiamento climatico (L’ex sindaco Romoli aveva sottoscritto il Patto dei sindaci per il clima e l’energia, ma da allora l’iniziativa è rimasta lettera morta). Segnaliamo poi che, pur avendo accolto con piacere la nomina di Nova Gorica, insieme a Gorizia, a Capitale Europea della Cultura 2025, cogliamo questa occasione per esprimere la nostra grave contrarietà alla realizzazione dell’intervento previsto per la “riqualificazione” di piazza Transalpina/Trg Evrope, che andrebbe a distruggere il mosaico simbolo dell’abbattimento della Cortina di ferro che separava le due città per creare, con una costosissima e ampia colata di cemento, una specie di nuovo vallo invalicabile, destinato a diventare in breve tempo un ecomostro inutilizzato.”

m.p.

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