17.7 C
Gorizia
sabato, 6 Settembre 2025

A Monfalcone più di 200 alberi ‘ripuliti’ dalle processionarie

14.03.22-07.30-Il Comune di Monfalcone comunica di essere intervenuto sulle aree pubbliche asportando i nidi di processionaria in via Romana e Boito, in risposta alle segnalazione dei cittadini. La presenza di pino nero sul Carso, e di pini in Città, in aree pubbliche e private, ha richiamato l’attenzione sulla presenza della processionaria in quanto dall’inizio dell’anno ad oggi, la squadra dei giardinieri del Comune, che monitora la vegetazione, è intervenuta su più di 200 alberi in cui era stata segnalata la sua presenza. In realtà la processionaria è un essere innocuo da adulta, infatti si tratta di una farfalla. Il pericolo si verifica, quindi, quando si trova ancora nello stadio di larva. In questi casi, l’insetto è altamente distruttivo per gli alberi in quanto li priva di parte del fogliame, andando a comprometterne il ciclo vitale. Tra febbraio ed aprile, abbandona il nido per dirigersi, formando delle file -le tipiche “processioni“- lunghe anche vari metri, verso il suolo per poi interrarsi. I peli irritanti, usati come tecnica di difesa, sono nocivi per gli animali e per l’uomo in quanto, come detto, particolarmente urticanti. Per cani e cavalli lo sono particolarmente in quanto questi, annusando il terreno o brucando l’erba, possono accidentalmente ingerire i peli o venirne a contatto tramite l’aria. I primi sintomi possono essere: salivazione improvvisa, rifiuto del cibo, febbre, diarrea, perdita di vivacità e, nel peggiore dei casi, ingrossamento della lingua e conseguente shock anafilattico. In questi casi bisogna recarsi il più velocemente possibile dal veterinario. L’Asugi ricorda che “in caso di avvistamento di larve o nidi in zone pubbliche, è necessario avvisare le autorità competenti quali: le autorità comunali, il verde pubblico, l’ufficio Anagrafe Canina del Comune e l’osservatorio per le Malattia delle Piante. In caso di proprietà privata, sarà il proprietario a doversi occupare del trattamento dell’area, facendo attenzione a coprire ogni parte del corpo al fine di evitare il contatto con i peli urticanti, molto fini e facilmente trasportabili dall’aria. In ogni caso, gli interventi dovrebbero essere eseguiti da Ditte specializzate che trattano in sicurezza l’insetto ed i suoi nidi e smaltiscono correttamente quanto asportato. È assolutamente necessario evitare il contatto poiché i peli urticanti possono causare anche nell’uomo dermatiti, reazioni allergiche, infiammazione delle vie respiratorie superiori, irritazioni cutanee, asma e congiuntiviti.”

 

Michela Porta

 

Ultime notizie

Dello stesso autore