23.03.2022 – 11.40 – Immersi nella crisi geopolitica, idrica ed energetica, dell’ultimo mese in particolare, il Governo ha deciso di rimettere in moto la centrale a carbone di Monfalcone che, fino a fine mese, dovrebbe rimanere attiva.
Si tratta di un effetto indiretto dato dalla mancanza di energia da importazione, nonché di quelle locali, ovvero le rinnovabili.
Come segnala il Servizio gestione risorse idriche della Regione, gli invasi artificiali del Meduna hanno un volume d’acqua del 12% rispetto a quello massimo. Gli altri invasi del Cellina, gestiti anch’essi da Edison, viaggiano al 18% della capienza.
L’invaso del Lumiei invece, alimentato da acque dell’alto bacino del tagliamento, è la maggior riserva idrica regionale e oggi è al 25% della sua capienza totale.
Alimenta le centrali idroelettriche A2A di Ampezzo e Somplago, che potrebbero produrre in autonomia elettricità per 200mila famiglie.
[c.c]