27.04.2022 – 08.15 – Fin da quando se ne ha memoria, l’essere umano è stato da sempre affascinato dal mondo ornitologico. Il volo, le migrazioni, il piumaggio e i colori degli uccelli, infatti, sono stati e sono tutt’ora bersaglio dell’attenzione dell’uomo: il birdwatching, ovvero l’osservazione degli uccelli nel loro habitat naturale, si sviluppa in Italia come una soddisfazione completamente personale soltanto durante il XX secolo. Un’attività che non si riduce al semplice passatempo ma una vera e propria passione che si rivela anche rilassante e salutare: immergendosi in un ambiente distante dall’artificiosità umana non solo libera la mente dalle tensioni della vita quotidiana ma, implicando spostamenti e passeggiate, consente anche di mantenersi in forma. Inoltre, porta alla scoperta di zone poco conosciute come campagne, boschi, rilievi montuosi, sponde di fiumi e laghi con sentieri turistici ancora poco battuti.
In aggiunta a quanto appena detto, il birdwatching combacia perfettamente con diverse attività come il trekking, il campeggio, la fotografia e il disegno dal vivo. Tutte attività che hanno un impatto positivo sulla salute: camminare fa bene alla circolazione, al cuore e alle articolazioni. Infine, è anche un buon metodo di allenamento delle facoltà cognitive come la memoria e la capacità di orientamento.
Per diventare birdwatcher non sono necessarie particolari abilità tecniche, ma è fondamentale rendere il proprio passaggio più discreto possibile: non basta rispettare le regole dell’educazione ecologica (non lasciare rifiuti, non danneggiare la vegetazione, non disturbare la fauna autoctona, ecc…) ma è fortemente consigliato anche tenere un tono di voce basso e di indossare un abbigliamento adeguato al paesaggio circostante.
Situata nel territorio dove scorre l’ultimo tratto del fiume Isonzo, all’altezza del Comune di Staranzano, la Riserva Naturale Regionale della Foce dell’Isonzo è stata istituita ufficialmente nel 1996 in seguito ad una serie di interventi di bonifica che hanno portato alla creazione di una palude d’acqua dolce e quindi dell’incremento del numero delle specie legate agli ambienti umidi e in particolare dell’avifauna: sono oltre 300 le specie ornitologiche fra migratori, svernanti, estivanti e stazionari che hanno permesso all’area di essere riconosciuta come miglior punto a livello nazionale per il birdwatching. Sono due i sentieri che si snodano all’interno della Cona lungo i quali trovano spazio gli osservatori e i punti di osservazione: uno più breve, il sentiero ad anello che permette di raggiungere l’Osservatorio della Marinetta per poi ritornare al Centro Visite e il sentiero del Mondo Unito che raggiunge i prati del Biancospino, il Mezza Cona e la Foce.
La Riserva Naturale della Valle Cavanata, invece, trova spazio nella porzione più orientale della laguna di Grado e presenta numerosi ambienti che rendono la zona ideale per la sosta, la nidificazione e lo svernamento di numerose specie ornitologiche. Con oltre 260 specie di uccelli, è il posto perfetto per gli appassionati di birdwatching che avranno la possibilità di raggiungere i diversi osservatori lungo il percorso “Della Valle” in cui, tra barene, boschi igrofili e spiagge, numerose specie di volatili trovano le condizioni ottimali per la sosta e la nidificazione.
Riserva Naturale Regionale della Foce dell’Isonzo: QUI per maggiori informazioni
Riserva Naturale della Valle Cavanata: QUI per maggiori informazioni
[a.b]