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sabato, 6 Settembre 2025

Buon compleanno Gorizia! 1021 anni di “città del cuore”

28.04.2022 – 17.45 – La città di Gorizia spegne ufficialmente 1021 candeline. Anche se abitato fin dai tempi della Preistoria e sede di insediamenti romani, il capoluogo isontino viene citato istituzionalmente per la prima volta il 28 aprile 1001 in un atto di donazione sigillato dall’Imperatore Ottone III in cui il castello di Salcano e il vicino abitato di Gorizia vengono concessi per metà al Patriarcato di Aquileia e per metà al Conte del Friuli Guariento. Una città che per oltre mille anni è stata la protagonista della storia d’Europa e che ha raggiunto la sua eccellenza con la Grande Contea. Città del cuore scelta da re e principesse per il loro esilio e città di incontro fra genti e lingue diverse. Ma anche città di scontri, di sofferenza e di confini imposti dal dramma della Seconda Guerra Mondiale che ha lasciato dietro di sé una Gorizia mutilata e lacerata da profonde ferite sociali e culturali.

“Gorizia è una città straordinaria che non solo ha saputo rinascere dalle proprie ceneri – questo il commento del primo cittadino, Rodolfo Ziberna – ma oggi è di nuovo in grado di pensare e costruire in grande: per se stessa, per la sua gente, per i suoi giovani”. Una convinzione che ha permesso di conquistare il titolo di Capitale della Cultura per il 2025 insieme alla città di Nova Gorica.  Un titolo che consentirà di creare centinaia di nuovi posti di lavoro e che già oggi, nel 2022, vede la messa in cantiere di oltre 100 milioni di fondi pubblici e altrettanto privati per la riqualificazione urbanistica della città: da Borgo Castello a via Boccaccio e dal recupero del Palabigot per i concerti a quello dell’ex Sanatorio per un nuovo Ospedale di Comunità. Il tutto mentre si stanno riaprendo alberghi chiusi da tempo e realizzandone dei nuovi.

“La nostra città sta uscendo dal ‘no se pol’ per riprendersi un nuovo, grande ruolo in ambito regionale, nazionale e internazionale. – conclude Ziberna – E il regalo più bello che possiamo fare alla nostra città è quello di credere nel suo futuro, nel nostro futuro, perché, come disse John Kennedy, ‘non ci può essere progresso se le persone non hanno fiducia nel domani’. Oggi Gorizia torna, finalmente, ad essere protagonista, nella nostra regione, in Italia, in Europa, incurante di chi cerca di frenare bloccare, distruggere il futuro. Gorizia e i Goriziani guardano già al domani, sono già nel domani e nessuno ci fermerà. Auguri città della mente e del cuore. Auguri Gorizia”.

[a.b]

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