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sabato, 6 Settembre 2025

Monfalcone, i licheni “testimoni” della qualità dell’aria: risultati entro dicembre

10.08.2022 – 07.01 – A Monfalcone saranno i licheni a permettere il monitoraggio della qualità dell’aria. La ricerca, che prevede lo studio di biodiversità licheniche nei parchi cittadini e nei giardini privati (col consenso dei proprietari), è finalizzata ad individuare il tasso d’inquinamento presente nell’aria, il quale sarà poi confrontato con dati passati per evidenziare il cambiamento nel tempo. Comprendere lo sviluppo della qualità dell’aria permetterà sia di determinare gli effetti del cambiamento climatico nella zona carsica, sia di evidenziare dati utili a tutelare la salute pubblica. Vari studi internazionali hanno evidenziato un nesso tra la qualità dell’aria e lo sviluppo di malattie cardiovascolari e oncologiche, la cui incidenza nella zona di Monfalcone è elevata
(nel caso delle malattie oncologiche soprattutto per la popolazione femminile).
Come riportato dal quotidiano Il Piccolo, lo studio è stato commissionato dal Comune di Monfalcone alla Cooperativa Echotema di Trieste e, a differenza delle ricerche precedenti che avevano coinvolto anche l’Isontino, sarà la città di Monfalcone la protagonista esclusiva.

In che modo, quindi, i licheni permettono di rilevare l’inquinamento? Questi organismi vivono sulla superficie dei tronchi degli alberi, ma quando sulla pianta ospite sono presenti sostanze quali biossido di zolfo e composti di azoto, polveri sottili Pm10, essi tendono ad allontanarsi dalla pianta. In questo modo, i licheni costituiscono dei bioindicatori (ma anche bioaccumulatori) di sostanze inquinanti. Per ottenere dei risultati quanto più possibile accurati, però, le rilevazioni devono avvenire lontano dalle strade dove il traffico delle vetture andrebbe ad alterare i risultati. Inoltre, anche la scelta delle piante è fondamentale: solo tigli o querce, con tronchi di diametro superiore ai 60cm.
L’invito ai cittadini, quindi, è di aprire i propri giardini ai ricercatori per agevolare la ricerca, i cui risultati sono previsti entro il mese di dicembre, e che sarà idealmente ripetuta ogni 2-3 anni.

[g.p.]

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