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sabato, 6 Settembre 2025

Teatro Comunale di Cormons, pubblico in trepidazione per l’imminente messa in scena di Giulietta e Romeo

23.04.2023 – 08.30 – Dopo l’inaspettato annuncio dello scorso dicembre, periodo in cui venne ufficialmente reso noto al pubblico l’inserimento dello spettacolo nel palinsesto del teatro cittadino, arriverà dunque al Teatro Comunale di Cormons, a partire dalle ore 21 di giovedì 27 aprile, “Giulietta e Romeo” di Fabrizio Monteverde, nuovo allestimento del Balletto di Roma con protagonisti Carola Puddu e Paolo Barbonaglia, i giovani talenti noti al pubblico televisivo per la loro partecipazione ad Amici.
Questo classico firmato dal coreografo e regista Fabrizio Monteverde debuttò, per il Balletto di Toscana, al Carlo Felice di Genova nel 1989 e venne ripreso poi, a partire dal 2002, proprio dal Balletto di Roma.
“Giulietta e Romeo”, opera divenuta negli ultimi vent’anni un vero e proprio cult grazie alle 350 repliche in Italia e nel mondo e ai ben 200.000 spettatori, viene oggi riallestito per festeggiare il suo ventesimo anniversario con la Compagnia del Balletto di Roma, confermandosi così ancora una volta lo spettacolo di danza italiano più applaudito di sempre.
La Verona degli amanti infelici di William Shakespeare diventa, nella versione monteverdiana, un Sud buio e polveroso, reduce da una guerra e alle soglie di una rivoluzione: un muro decrepito mantiene il ricordo di un conflitto mondiale che ha azzerato morale e sentimento, e, risuonando quanto mai attuale, annuncia, oltre le macerie, un futuro di rinascita e ricostruzione.
Nell’Italia contraddittoria del secondo dopoguerra, immobile e fremente, provinciale e inquieta, Giulietta è protagonista e vittima di una ribellione giovanile e folle, in fuga da una condizione femminile imposta e suicida di un amore inammissibile. Romeo, silenziosamente appassionato e incoscientemente sognatore, è martire della propria fede d’amore innocente. Riscrittura drammaturgica originale, percorsa dai fotogrammi inquieti del cinema neorealista e autonoma nell’introspezione dei personaggi, l’opera di Fabrizio Monteverde denuda la trama shakespeariana e ne espone il sentimento cinico e rabbioso, così vicino al suo stesso impeto coreografico.

[a.f.]

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