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sabato, 6 Settembre 2025

In arrivo a Cormons la prima edizione de “Il mondo fuori”: il nuovo festival dell’informazione

04.05.2023 – 08.30 – A poco più di un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, avvenuto precisamente il 24 febbraio 2022, il mondo intero continua a interrogarsi alla ricerca di possibili soluzioni e/o improbabili interventi diretti.
Tuttavia, prima di passare all’azione vera e propria, risulta chiaramente doveroso riflettere e sensibilizzare il cittadino su tutte le tematiche e le dinamiche del caso.
Seguendo tale linea è stato dunque organizzato a Cormons “Il mondo fuori”, il festival dell’informazione che ambisce ad analizzare i temi cruciali dell’attualità, tra questi, come già annunciato, spiccheranno ovviamente le vicende che interessano l’Ucraina, nazione afflitta da un conflitto che, con l’aiuto di giornalisti esperti e di inviati di guerra, verrà ampiamente analizzato mettendo a fuoco le sue cause e possibili conseguenze, senza tuttavia dimenticare la possibilità di riflettere sull’importanza e sulla preziosità della pace e della convivenza tra i popoli a qualsiasi latitudine essi vivano.
La prima edizione del festival, manifestazione organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Cormons in collaborazione con il Consorzio Collio e la Consulta Giovani di Cormons, sarà articolata tra la sala civica comunale e la sua corte interna, in piazza XXIV maggio 22, nelle giornate del 19 e 20 maggio 2023.
Aprirà letteralmente le “danze” del festival l’Élever_Contattodanza Cormons, scuola di danza che si esibirà sul palco, alle ore 20.30 di venerdì 19 maggio, con uno spettacolo dedicato alla pace intitolato “Le urla del silenzio”.
Seguiranno i saluti delle autorità e, alle 21, l’incontro con l’analista geopolitico Francesco Casarotto, della rivista sul mondo che cambia Domino, che proporrà un excursus sulla guerra in corso, dal 2014 ai giorni nostri: “Dall’alba del conflitto in Ucraina”. Dialogherà con l’ospite la giornalista del Messaggero Veneto, Luana de Francisco.
Il giorno seguente, sabato 20 maggio, il programma proporrà, già alle 18 presso gli spazi della corte interna, lo spettacolo “Banksy e la street art”, opera a cura dell’associazione culturale Adelinquere che, muovendo proprio dalle denunce dell’artista e writer britannico, proporrà un evento musicale contro la guerra, il razzismo e le diseguaglianze.
Il pubblico si sposterà poi, intorno alle 21, all’interno della sala civica, qui potrà assistere all’inaugurazione della mostra fotografica del fotoreporter Fausto Biloslavo: un’ampia rassegna, composta in totale da 35 opere, dedicata all’esperienza trascorsa come inviato di guerra in Ucraina e, negli anni Novanta, nei Balcani afflitti dalla dissoluzione dell’ex Jugoslavia. La mostra sarà presentata dalla giornalista Margherita Reguitti.
Alle immagini, alle 21.30, seguiranno le parole: quelle che proprio i testimoni diretti di un pezzo della storia d’Europa e dei mutamenti dei suoi confini incroceranno nel salotto allestito sul palco anche per la seconda serata. Un viaggio a più voci, quindi, in compagnia dello stesso Biloslavo e dei colleghi giornalisti e inviati di guerra Toni Capuozzo e Igor Vučič,che, guidati dal direttore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini, attingeranno alle rispettive esperienze, alternando analisi e riflessioni a ricordi e aneddoti.
“Inaugurare un festival dell’informazione non può che essere un momento di soddisfazione per una pubblica amministrazione. – ha dichiarato con entusiasmo il sindaco Roberto Felcaro – Tanto più, se l’iniziativa si pone in continuità con il più ampio cartellone di eventi che l’intero territorio sta organizzando in vista dell’appuntamento con Gorizia / Nova Gorica capitale europea della cultura 2025. Ne siamo lieti, certi delle ricadute positive che l’occasione potrà avere sia in termini di conoscenza, che di promozione turistica. Naturalmente, questo non è che l’inizio: l’anno zero di una kermesse che puntiamo a ingrandire e fare crescere fino a farne il fiore all’occhiello della nostra città”.
Fa eco alle parole del sindaco anche l’assessore alla Cultura cittadino Anna Bortolotti:“Raccontare l’attualità significa sforzarsi di cercare anche oltre l’orizzonte, per cogliere e osservare, con occhio attento e critico, quel che sta accadendo in quel “mondo fuori” altrimenti destinato a restare a noi distante e ignoto. Ecco, con il nostro festival ci siamo ripromessi proprio questo: provare a smuovere le coscienze delle persone, offrendo loro l’occasione di guardare “fuori” (fuori dai loro schermo mentali, ad esempio) e di comprendere la complessità del mondo in cui viviamo. Intendiamo insomma proporre un festival informativo che racconti il mondo sotto diversi punti di vista: artistico, culturale, politico, geopolitico, poetico e, non ultimo, dei diritti umani”.
“Per la prima edizione non potevamo non partire da ciò che è avvenuto e continua a devastare l’Ucraina. – prosegue l’assessore – Vogliamo documentare la brutalità della guerra, attraverso gli occhi e le parole di chi l’ha vissuta. Ma vogliamo raccontarla anche dal punto di vista artistico, fotografico, coreografico. E soffermarci così anche sul dramma dei civili, costretti da un giorno all’altro a subire la guerra e ad abbandonare case, progetti, sogni. In una parola, la vita di tutti i giorni”.

[a.f.]

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