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sabato, 6 Settembre 2025

Si chiude la IX edizione del Festival del Giornalismo

20.06.2311.06Domenica 18 giugno si è conclusa la IX edizione del Festival del Giornalismo a Ronchi dei Legionari. Sono state ben 8mila persone a rendere possibile una buona riuscita della manifestazione culturale tra spettatori, ospiti, volontari, istituzioni, tecnici, partner, sponsor, albergatori, ristoratori e trasporti.
«Questa è stata finora la più bella edizione realizzata, voglio sottolinearlo, con grande passione come tutto quello che facciamo – dice Luca Perrino, presidente di Leali delle Notizie -. La nostra associazione ha da poco ottenuto la personalità giuridica, uno status che ci consentirà di partecipare ai bandi di finanziamento europeo, facendo sì che la X edizione del Festival del Giornalismo diventi il prossimo anno ancora di più un punto di riferimento per il mondo dell’informazione e per il nostro pubblico. Nel 2024 il Festival si terrà in anteprima dal 26 maggio al 1° giugno e ufficialmente dall’11 al 16 giugno. Sono davvero orgoglioso che i nostri ospiti ci abbiano ringraziato per la nostra accoglienza e che si siano trovati bene con noi. Leali delle Notizie, nata nel 2015, è fondata sul volontariato.  Ringrazio il direttivo, tutti i collaboratori, gli studenti delle scuole e i volontari che hanno contribuito al successo della IX edizione del Festival, sottraendo tempo alle proprie famiglie al lavoro e ai propri affetti».

Sempre domenica 18 giugno, poi, è stata inaugurata la panchina arancione dedicata a Mario Paciolla e scoperta dai genitori Giuseppe Pacciolla e Anna Motta, assieme al sindaco di Ronchi dei Legionari Mauro Benvenuto. La panchina si trova in via Roma, all’incrocio con via Duca d’Aosta, e dialoga con la panchina gialla dedicata a Giulio Regeni e quella blu dedicata ad Antonio Megalizzi. Un simbolo di aggregazione per ricordare le storie di questi tre giovani che hanno perso la vita e chiedere verità e giustizia sulla loro morte.
All’inaugurazione erano presenti i genitori di Giulio Regeni,  il presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli, il direttore di Articolo21 Stefano Corradino, la consigliera della Regione Laura Fasiolo, e Fabrizio Gargano, autore della targa che ritrae Paciolla.

Temi centrali di questa edizione sono stati la lotta contro la mafia, la libertà di stampa e di espressione e i giornalisti uccisi e minacciati. Si è ricordato come in Italia sono ben 22 i giornalisti che vivono sotto scorta. Secondo la classifica del World Press Freedom Index, l’Italia si trova al 41° posto, molto più in giù dei grandi Paesi Europei come Germania e Spagna. Rispetto al 2022 il nostro Paese è salito di 17 posizioni, in quanto è migliorata la sicurezza dei giornalisti. L’Italia non riesce però ancora a raggiungere un buon livello di libertà di stampa e di espressione nel mondo, a causa della crisi economica che sta attraversando il settore ormai da oltre 20 anni e del modo in cui la politica influenza il mondo dell’informazione.

Il tema della libertà di stampa si lega al Premio Leali delle Notizie in memoria di Daphne Caruana Galizia e a tutte le attività che l’associazione svolge da anni nella difesa della libera informazione.
Barbara Schiavulli, corrispondente di guerra e scrittrice, ha presentato domenica la cerimonia di consegna del premio, il riconoscimento è stato assegnato a Floriana Bulfon.
La Bulfon è una giornalista d’inchiesta freelance. Scrive per il settimanale “L’Espresso” e per il quotidiano “Repubblica”. Si occupa di criminalità organizzata, ma anche di terrorismo, pedofilia e cybersecurity.

Il Premio ha ottenuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia, di Assostampa e della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. È stato realizzato questa volta dalla giovanissima artista locale Terezija Travain, diplomatasi l’anno scorso all’Istituto d’Arte Max Fabiani di Gorizia. L’intento di continuare a lottare per la libertà di espressione anche attraverso le forme dell’arte del nostro territorio.
Il riconoscimento consiste nella rappresentazione grafica ingiallita di un giornalista in primo piano e di una donna che con un giornale arrotolato urla, come se fosse un megafono, la sua volontà di esercitare il diritto di libertà di stampa e di espressione.

Le mostre inaugurate durante gli appuntamenti di “Aspettando il Festival…” possono ancora essere visitate. Tra il 26 maggio e il 9 giugno ci sono stati ben quattro vernissage: La libertà ha stelle & strisce del fumettista Fabrizio Gargano nella Sala espositiva dell’Associazione Leali delle Notizie in Piazzetta Francesco Giuseppe I, curata da Fabio d’Achille in collaborazione con MAD Museo d’Arte Diffusa di Latina; Amuri di Petra. Lampedusa, l’isola che c’è di Mara Fella nella sede del CCM, curata da Angelo Bertani in collaborazione con l’Associazione Culturale Thesis/Dedica Festival di Pordenone; Daphne Caruana Galizia: la storia di una giornalista coraggiosa dell’art director Gattaldo nell’Auditorium comunale in Piazzetta dell’Emigrante; I nostri diritti, i diritti di tutti, una selezione di vignette del disegnatore satirico Mauro Biani esposte lungo il centro cittadino. Le prime tre mostre saranno visibili fino al 30 giugno, quella di Mauro Biani fino al 30 agosto.

r.p.

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