10.07.2023 – 08.30 – In tempi in cui il carovita e la crescente inflazione soffocano i cittadini, anche andare in vacanza per un giorno, è ormai decisamente un lusso.
Tra i vari soggetti a segnalare questo aspetto per certi versi “preoccupante” vi è il Codacons. Il coordinamento delle associazioni per diritti dei consumatori, in occasione degli ultimi bilanci annuali focalizzati sul costo medio affrontato da una famiglia al mare, ha infatti evidenziato una crescita rispetto al 2022, anno anch’esso decisamente caro, del 10%/15% per le tariffe giornaliere di ombrelloni, lettini e sdraio.
La crescita dei prezzi delle attrezzature, definiti dai gestori inevitabili per far fronte ai maggiori costi a loro carico, hanno portato la clientela a dover spendere mediamente tra i 30 e i 35 euro al giorno per un ombrellone e due lettini, cifra che, se accostata alla consumazione di un veloce pasto o un gelato, rincarati anche essi in media tra il +5% e il +10% sul 2022, al costo del parcheggio e del carburante, raggiunge agilmente i 100/110 euro per una giornata al mare.
Non si sottrae a questa tendenza nazionale nemmeno Grado, località balneare che, grazie al grande successo maturato negli anni e alla sapiente gestione della GIT (Grado Impianti Turistici), ha saputo costruirsi una corposa e fidelizzata clientela erede anche dei domini asburgici.
La maggior parte dei turisti dell’Isola del Sole sono infatti austriaci e tedeschi, i quali, vuoi per un sistema salariale nazionale decisamente più remunerativo, vuoi per l’apprezzamento nei confronti dell’organizzazione e dei servizi fornito dalla località balneare, non risentono troppo dell’impennata dei costi.
Intervistando invece qualche gradese la percezione è assolutamente differente, a detta di molti, prevalentemente i giovani, “l’accesso alla ‘spiaggia nuova’ è divenuto quasi insostenibile. Bisogna considerare che spesso bisogna aggiungere anche il costo dell’entrata e di molti servizi che restano a pagamento”. “Per noi giovani – aggiunge poi un ragazzo – è ormai habituè trovarci nella spiaggia libera o in quella ‘vecchia’ dove i prezzi dello stabilimento balneare sono più accessibili”.
Ma facciamo chiarezza sulla situazione generale rapportandola allo studio emanato dal Codacons. Sicuramente, come in ogni zona di Italia, anche Grado avrà subito un corposo rincaro, ma i suoi prezzi saranno in linea con la media italiana?
Consultando il catalogo ufficiale della GIT, se si prende in esame prima la cosiddetta spiaggia nuova, si può evincere che i prezzi variano sostanzialmente a seconda della zona, con ben 8 spiagge differenti, e della distanza dal mare.
Analizzando le prime tre, “Settimo Cielo”, la “Spiaggia Imperiale” e la “Spiaggia Sissi”, si può facilmente evincere che, ad eccezione della “Spiaggia Imperiale” che risulta in linea con la media nazionale tracciata dal Codacons con un prezzo compreso tra €26.50 e i €38.00 per un ombrellone, due ticket d’ingresso e due attrezzature, i due siti d’élite di Grado sono largamente al di sopra della media. Qui i costi per un ombrellone (compreso in questo caso di 3 ticket e 3 attrezzature) partono infatti dai €48.00 giornalieri e raggiungono addirittura una cifra vicina ai €70 per una “tenda con ombrellone” o per la suggestiva “Tenda storica Sissi”.
Dinanzi a prezzi così elevati, cifra comunque giustificata dai numerosi servizi offerti dall’impianto, si potrebbe facilmente concordare con le testimonianze avanzate da alcuni cittadini. Tuttavia, uno dei punti forti della GIT è la lungimiranza. Per accogliere all’interno della struttura il maggior numero di turisti, l’impianto ha infatti realizzato diverse strutture in modo da garantire un’offerta turistica molto differenziata sia dal punto di vista dei servizi, sia sotto un aspetto prettamente economico.
Osservando il catalogo prezzi delle restanti aree in cui è suddivisa la struttura, risulta evidente come i prezzi dei lidi (considerandoli in ordine abbiamo la “Spiaggia Classic”, la “Baby Beach”, la “Spiaggia Levante”, la “Family Beach” e il “Lido di Fido”) siano complessivamente in linea con le cifre pubblicate dal Codacons. Per quanto riguarda il Parco Acquatico e la “Smart Beach” i prezzi sono invece molto più contenuti, essi si attestano infatti tra i €15 e i €20.
I prezzi della spiaggia nuova risultano dunque in linea con lo studio di Codacons, ma, probabilmente, la crescita dei costi rispetto agli anni scorsi risulta per molti cittadini insostenibile. Il mare è infatti diventato per loro un “lusso” e, per evitare di far fronte a questo tipo di spesa giornalmente, preferiscono frequentare la spiaggia vecchia e, talvolta, i rispettivi lidi, stabilimenti che richiedono mediamente €24 per un ombrellone e due lettini.
[a.f.]