Sarà una presentazione un po’ diversa e, possiamo prevedere, particolarmente gustosa in quanto al termine della presentazione la Locanda Casa Versa 1834, l’agriturismo Borgo Vecchio, l’azienda apistica I mieli di Romans e l’azienda agricola Cabas Simone avranno il piacere di offrire al pubblico alcuni prodotti tipici del nostro territorio, legando così le immagini che evocherà l’autore con i suoi racconti a sapori e profumi locali.
Le storie narrate nel libro conducono per borghi antichi o periferie sterminate, dagli Stati Uniti al Mar Nero, disegnando topografie ribelli quasi sempre macchiate di sugo. Sanno tutte di ebbrezza e di libertà, forse perché il tempo di questo nostro vivere va intriso di vino tanto quanto di ideali. Il lettore è dunque avvisato: qui si beve molto, molto si mangia. Si fuma e si ama. E soprattutto si sogna, senza necessariamente andare a dormire. Di che cosa? Ma di un mondo migliore del nostro, come quello per il quale hanno lottato i protagonisti dei racconti. Alcuni reali, altri inventati. Cos’hanno in comune la periferia di Praga, la Dalmazia in inverno, un birraio di Belfast, o una tabaccheria di Lisbona? Nulla, probabilmente, oltre a quello struggimento che prende sempre il cacciatore di storie, quelle che si impregnano di alcol e di anarchia quando arrivato alla fine di un lungo viaggio non chiede altro che di poterle raccontare a qualcuno. Forse perché è ubriaco, o forse perché innamorato: di una donna, di una bottiglia o di un’utopia, in fondo non fa troppa differenza.