11.09.2023 – 08.00 – Dopo gli anni di instabilità scolastica derivante dalle vicende legate all’improvvisa situazione pandemica, periodo nel quale la qualità dell’insegnamento è inevitabilmente diminuita, la situazione generale del mondo dell’istruzione fatica ancora tutt’oggi a ritrovare la stabilità e l’organizzazione di un tempo.
A riportare l’attenzione sulle criticità del mondo scolastico, soffermandosi nello specifico sulla preoccupante situazione legata al mondo del precariato in regione, è stato Ugo Previti, il Segretario regionale della Uil Scuola Rua Friuli Venezia Giulia.
Ben 914 docenti precari copriranno infatti quasi il 65% delle cattedre vacanti presenti in Regione, questo il numero allarmante che fa insorgere nel segretario regionale Uil forti dubbi e preoccupazioni.
“Una scuola con un così alto numero di supplenti rappresenta un danno non solo per i precari ma soprattutto per gli alunni, i quali rischiano di subire cambi frequenti di docente all’inizio dell’anno, persino sulla stessa disciplina. – ha esordito Ugo Previti – La campanella suonerà con oltre 900 supplenti, un dato che rappresenta inevitabilmente un problema che mette in discussione la continuità didattica per gli studenti. Le nomine avverranno inoltre con ritardo rispetto all’inizio dell’anno scolastico e gli alunni potrebbero essere costretti a un vero e proprio ‘balletto’ del personale docente”.
“Queste cifre non sono unicamente un problema locale – precisa poi il Segretario regionale – ma si inseriscono in un contesto nazionale in linea con questi dati”.
I dati condivisi con l’intera penisola non sono tuttavia una giustificazione per un sindacato che “si impegna a migliorare la situazione per il personale amministrativo in graduatoria nella nostra regione”.
“È un fatto innegabile che il numero di candidati presenti in graduatoria sia sempre limitato, e altrettanto limitato è il numero di coloro che decidono di sostenere il concorso per accedere a queste posizioni. – ha proseguito ancora Previti – Questo si traduce nel fatto che quasi 189 posti, che sarebbero potuti essere destinati a contratti a tempo indeterminato, rimangono scoperti a causa della mancanza di aspiranti qualificati.
Inoltre dobbiamo affrontare il problema degli stipendi troppo bassi che non permettono al personale amministrativo di condurre una vita dignitosa”.
“Come Uil Scuola Rua nazionale – ricorda Previti – avevamo proposto al ministro Valditara una soluzione: trasformare tutti i posti vacanti da organico di fatto a organico di diritto. Questo, stabilizzando 250 mila precari, costerebbe 180 milioni di euro, circa 715 euro a precario. Tale iniziativa rappresenterebbe anche un volano di crescita per l’intera economia del paese“.
“È fondamentale sottolineare che sulla scuola non si deve fare cassa, ma bisogna investire. – ha concluso infine il segretario Previti – La volontà politica è ciò che serve per affrontare questa sfida. Concludiamo ribadendo che la priorità deve essere la qualità dell’istruzione e il futuro dei nostri giovani”.
[a.f.]