30.03.2024 – 10.30 – Con l’arrivo delle festività pasquali e l’incertezza del meteo che potrebbe limitare le attività all’aperto, diventa cruciale trovare alternative interessanti per trascorrere al meglio il tempo a disposizione. Se le passeggiate, le escursioni o una visita al Giardino Viatori, riaperto ufficialmente da oggi, sembrano opportunità al momento compromesse, allora su quali opzioni culturali possiamo fare affidamento a Gorizia per arricchire queste giornate di festa?
Tra le proposte più interessanti del capoluogo isontino spicca sicuramente una visita al Castello: lo storico maniero sarà aperto gratuitamente nelle giornate di Pasqua e Pasquetta nel tradizionale orario destinato ai giorni festivi (dalle 10 alle 18 con ultimo ingresso alle 17.15).
“Dall’inizio del nostro mandato abbiamo puntato in maniera decisa sulla valorizzazione del simbolo indiscusso del territorio e i risultati ottenuti ci stanno dando ragione. – ha sottolineato sui social Fabrizio Oreti, assessore comunale alla Cultura di Gorizia – A Pasqua e Pasquetta abbiamo deciso dunque di fare un regalo al territorio permettendo a turisti e cittadini di visitare gratuitamente il maniero e i suoi nuovi effetti multimediali”.
In aggiunta, nella giornata di Pasquetta, sarà inoltre possibile visitare, dalle ore 10 alle 18 a Palazzo Attems, la mostra “Pittori del Settecento tra Venezia e Impero”. L’esposizione promossa dall’ERPAC, dai Musei Civici di Udine e dai Musei provinciali di Gorizia, offre ai visitatori un panorama sul rapporto quasi osmotico tra due realtà che, almeno dal punto di vista storico, sembravano essere davvero distanti: la visione udinese-veneziana e quella goriziana-asburgica.
Nonostante il Friuli Venezia Giulia sia stato infatti nei secoli conteso dalla Serenissima Repubblica di San Marco e dall’Impero asburgico, gli artisti dell’epoca non subirono la loro forte influenza politica e crearono una collaborazione artistica e un interscambio culturale senza precedenti.
Il Palazzo Attems rimarrà invece chiuso per Pasqua (domenica 31 marzo).
[a.f.]