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giovedì, 16 Ottobre 2025

Scenotecniche e capolavori di moda, 12 nuove opere di Tullio Crali presentate al museo Santa Chiara

15.05.2024 – 08.00 – La grande mostra antologica dedicata a Tullio Crali si arricchisce con 12 nuove opere. Nella tarda mattinata di sabato 11 maggio sono state infatti svelate presso il museo Santa Chiara di Gorizia le opere giunte dal Mart, il museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
Si tratta di opere realizzate, tra il 1931 e il 1933, proprio da Crali a Gorizia, città nella quale si trasferì, insieme alla famiglia, a soli 12 anni nel 1922.

“Queste opere, sono state selezionate con cura per arricchire ulteriormente l’esperienza dei visitatori e offrono una prospettiva affascinante e innovativa sull’arte futurista e sul genio creativo di Crali. – afferma il curatore della mostra, Marino De Grassi – Ciascuna di queste opere è portatrice di un’energia unica e di un’impronta distintiva”.

“È una mostra a cui siamo particolarmente affezionati, si tratta infatti del primo percorso espositivo in vista della Capitale europea della Cultura. – ha dichiarato invece l’assessore comunale, Fabrizio Oreti – Il grande lavoro qualitativo, oltre che quantitativo, svolto dal curatore De Grassi è stato immediatamente apprezzato dalla cittadinanza che, nei primi tre weekend, ha fatto registrare oltre 2 mila presenze“.
“Le quattro scenotecniche teatrali e gli otto figurini di moda, opere arrivate per la prima volta a Gorizia, concorrono a qualificare ulteriormente una delle più grandi antologiche dedicate a Tullio Crali, un artista fortemente legato alla nostra città” – ha concluso infine l’assessore.

La presentazione delle nuove opere

Credits Photo: Arnaldo Ferraro

Partendo dal Seduttore di nuvole (1938), opera pressoché inedita in regione, da In tuffo sulla città (1939) e dalla Battaglia danzata di paracadutisti (1942), opera trasportata con molte peripezie dall’ufficio del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il dott. Marino De Grassi ha realizzato un breve percorso guidato al pianterreno della mostra, livello che ripercorre la produzione artistica di Crali dagli esordi fino alla consacrazione con l’aeropittura.

Dinanzi a un notevole pubblico composto da cittadini e prestatori, il curatore ha posto inizialmente la propria attenzione sulle opere di un Crali appena ventenne (Risveglio di metropoli – 1930; Tramonto di luci – 1930; Squadriglia in volo – 1930; Ballelica 1932;) evidenziandone il grande dinamismo e la profonda propensione ai canoni futuristi.

Particolare rilevanza è stata affidata poi ai soggetti di carattere sportivo (I lottatori – 1927; Lancio del disco – 1935; Dinamismo di un discobolo – 1936; Lancio del martello – datazione ignota), e a due opere che, per certi versi, sono quelle più distanti dallo stile del Futurismo: I gufi (1937) e Crepuscolo della sera (1937).

Credits Photo: Arnaldo Ferraro

Questa breve introduzione al pianterreno ha poi lasciato spazio alla presentazione delle 12 opere giunte dal Mart, si tratta di quattro scenotecniche teatrali (Scenodinamica per Stati d’animo – 1931; Scenoplastica per Il lanternino rosso – 1932; Scenosintesi scenoplastica – 1931; Scenoplastica per Le tre signore – 1931/1932) e otto figurini: due risalenti al 1933 (Abito soleombra e Abito pila) e sei del 1932 (Abito Costruttivista; Indossare Curve; Abito scomponibile; Abito giroscopico; Vestirsi in geometria e il Vestito futurista, unico pezzo maschile esposto e indossato dallo stesso Crali in diverse versioni colorazioni e stoffe.

Nella rapida visita guidata del pianterreno sono stati inoltre presentati quattro nuovi arrivi da collezioni private locali: un raro disegno di Giorgio Camelich (Tre coppie che ballano nel 1924), un suo linoleum con case del 1924, un dipinto di Sofronio Pocarini sempre del 1924, nonché un bel ritratto opera di Crali, dello storico e pubblicista Carlo Luigi Bozzi (1894-1973) che, con Pocarini, aveva collaborato nei primi anni ’20 al teatro semifuturista.

A chiudere la visita, a dimostrazione della grande attività del movimento futurista giuliano, un omaggio a Eduard Stepančič con la presentazione delle sue 12 opere pressoché inedite.

Le nuove opere resteranno al Museo Santa Chiara fino al 29 settembre, dal venerdì alla domenica, inclusi i festivi, dalle 10.00 alle 13.00, dalle 15.30 alle 19.30 presso il Museo Santa Chiara a Gorizia.

Tutte le domeniche e festivi è prevista la visita guidata gratuita del curatore della mostra, il Dott. Marino De Grassi (durata indicativa: 90 minuti).

[a.f.]

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