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sabato, 6 Settembre 2025

Gestione del verde a Monfalcone, giardinieri e tecnici fanno il punto della situazione

28.07.2024 – 07.30 – Venerdì mattina giardinieri e tecnici di Monfalcone, insieme all’assessore Sabina Cauci, hanno fatto il punto sul verde pubblico.
“Siamo orgogliosi delle fioriture e della gestione del verde della Città – rileva l’assessore Cauci – che decora Monfalcone e la rende sicura e sostenibile”.

“L’importante – spiegano i giardinieri (7 dei 25 operai assunti dal Comune svolgono il ruolo di giardinieri) – è avere passione, cura e competenza. Trattiamo le aiuole e gli angoli verdi di Monfalcone come se fossero casa nostra”: da Marina Julia al centro città, sino alle aiuole degli svincoli stradali e delle vie più trafficate, nulla è lasciato al caso.

Il gruppo è vario: c’è chi progetta, chi irriga, chi si occupa di una zona e chi dell’altra. La ‘squadra in arancio’ che decora e monitora di giorno in giorno Monfalcone, coordinata dal responsabile Gabriele Cettul.
“Teniamo molto al risparmio idrico”, sottolinea Cauci: le irrigazioni sono tenute al minimo e vengono regolate in base alla temperatura esterna, per non mandare fiori e piante in sofferenza. Inoltre, la sede del Comune di Monfalcone dove fanno base gli operai è dotata di un pozzo “da cui carichiamo le autobotti che ci forniscono di acqua, quindi il consumo è minimo”, spiega l’ingegner Enrico Englaro.

Insieme alla cura, viene il rispetto: l’assessore Cauci ha sottolineato la disposizione regionale del 18 luglio 2024, che in base alla dichiarazione dello stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi per l’Area del Carso goriziano e isontino, regolamenta una serie di comportamenti. Nello specifico, vieta di accendere fuochi, bruciare materiali derivanti da attività agricole e forestali; usare apparecchi a fiamma libera tranne nelle aree attrezzate; far scoppiare prodotti pirotecnici; gettare fiammiferi accesi e sigarette non spente e usare apparecchi che producano faville.

Proprio per prevenire il più possibile il rischio incendi, il Comune ha adottato diverse misure a tutela del Carso. “Abbiamo individuato 10 tracciati nel Parco del Carso – spiega il dottor Umberto Poles – che hanno bisogno di manutenzione. Un primo blocco composto da tre tracciati è già stato bonificato, grazie ad un finanziamento regionale da 45mila euro, per consentire il passaggio di automezzi e la creazione delle linee tagliafuoco. Abbiamo ottenuto altri 248 mila euro dalla Regione per la realizzazione dei restanti tracciati, dove effettueremo sia il taglio della vegetazione che la sistemazione del fondo stradale”.

Tra la zone più a rischio è stata individuata una fascia di vegetazione a ridosso delle abitazioni di via Romana. Spiega Anna Maria Cisint, già sindaco di Monfalcone: “Informazione ai cittadini e collaborazione con la Protezione Civile e tutte le Forze dell’Ordine sono state la chiave per ‘limitare’ i danni e mantenere tutti in sicurezza durante gli incendi del 2022. Proprio a questo scopo abbiamo organizzato un incontro con gli abitanti del rione Romana, che vivono in abitazioni particolarmente ‘a rischio’, confinando con la vegetazione del Carso e la ferrovia. Ecco che è nato il progetto per la messa in sicurezza delle abitazioni e di apparecchiature ed impianti fissi del gas in prossimità del bosco con il taglio degli alberi resinosi e l’allontanamento del materiale vegetale al suolo secco e facilmente infiammabile”.

L’intervento, stimato in un prezzo di 10mila euro, è stato “a costo zero” per il Comune: “la zona in questione era fuori dal Parco del Carso – spiega Poles – quindi esclusa dai finanziamenti regionali. Abbiamo però utilizzato una normativa che ci consente di vendere alle ditte il materiale ‘rimosso’. Ecco che abbiamo venduto il legname e siamo andati in positivo”. Il piano prevede diversi interventi per l’eliminazione integrale di ogni soggetto arboreo o arbustivo per una fascia di tre metri ai lati della viabilità di servizio.

[a.a.] verde pubblico Monfalcone

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