di Lorenzo Degrassi
26.08.2024 – 08:11- Andare in bicicletta dalla Venezia Giulia al Salento? Da oggi si può. Un percorso affascinante e certamente lungo e difficoltoso, ma l’obiettivo della Ciclovia Adriatica è proprio questo, collegare con le due ruote e in modo oltremodo Green l’estremo nordest d’Italia con il suo noto “Tacco”. Sono sette le regioni attraversate per 1300 chilometri complessivi. Il percorso è adatta a ciclisti esperti e non e prende il via dal da Muggia, in corrispondenza con un’altra ciclabile, la Parenzana, vecchia ferrovia che fino al 1938 collegava Trieste appunto a Parenzo. Da Muggia a Trieste è un attimo, poi la Bassa Friulana, il Veneto, l’Emilia Romagna costiera, Marche, Abruzzo, Molise sino in Puglia, per concludersi a Santa Maria di Leuca.
La parte alta da Grado al Delta del Po è caratterizzata da un paesaggio unico costituito da una successione di laguneseparate dal mare da isole sabbiose abitate. La Serenissima si può attraversare solo recandosi all’imbarcadero e utilizzando il servizio pubblico del ferry-boat, essendo il centro storico interamente pedonale.
La città di Venezia è la più importante dell’area, ma altri siti più piccoli mantengono la stessa atmosfera quali Grado, Caorle e Chioggia. Quindi il Delta del Po che si attraversa agevolmente per incontrare altre valli come a Comacchio e Ravenna. Inizia ora una serie, interrotta solo dal Monte Conero, di spiagge dall’Emilia Romagna alla Puglia.
Da Civitanova a San Benedetto/Porto d’Ascoli tra viabilità costiera e piste ciclabili non si sfiora nemmeno la statale 16 salvo alcuni ponti sui fiumi. In Abruzzo situazione simile con maggiore continuità del corridoio e con il bel ponte ciclabile di Pescara. Oltre Ortona parecchi km di ex ferrovia costiera aspettando di essere trasformati nella Ciclabile dei Trabocchi per cui attualmente si pedala sulla SS 16 Adriatica fino a Termoli. Impegnativo il giro costiero del Gargano, ma bellissimo e con traffico modesto se si esclude il periodo estivo di luglio e agosto. In alternativa al periplo del Gargano una variante interna consente di proseguire oltre Manfredonia per le saline di Margherita di Savoia. A seguire la catena delle città costiere Barletta, Trani, Bisceglie, Molfetta, Giovinazzo, Bari collegate da viabilità minore e tratti dismessi della SS 16. Dopo Bari la principale risorsa oggi utilizzabile dal ciclista sono le complanari alla SS 16, che hanno un traffico non elevato anche se non trascurabile. Si arriva così a Brindisi utilizzando tratti della consolare via Appia Traiana rivitalizzata come ciclovia. Lecce si raggiunge attraverso tratti di viabilità minore fra distese di ulivi secolari. Lasciato il capoluogo del Salento si può raggiungere Otranto e quindi Leuca con diversi saliscendi: anche in questo caso è preferibile percorrere le strade non in piena stagione turistica estiva.
[l.d.]