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sabato, 6 Settembre 2025

L’edizione autunnale di “Monfalcone Geografie” dal 12 ottobre al 15 novembre

11.10.2024 – 11:00 – Al via sabato 12 ottobre l’edizione autunnale di “Monfalcone Geografie“, il festival letterario che dal 12 ottobre al 15 novembre porterà a Monfalcone scrittori di fama nazionale.
Sabato 12 ottobre alle ore 10.00 partenza in motonave per Trieste dal Punto Più a Nord del Mediterraneo presso il Porticciolo N. Sauro, con presentazione del nuovo libro di Francesco Borgonovo “Malefici Come rompere gli incantesimi del pensiero unico”, a cura di Lucio Gregoretti: mentre i confini tra destra e sinistra vanno sfumando, un numero crescente di persone non trova più punti di riferimento politici. Ma sono in tanti a percepire insofferenza per un sistema che si fa via via più intollerante e oppressivo. Dobbiamo allora capire quale sia la battaglia da combattere: è in corso una guerra che ha radici antiche e che ha caratteristiche spirituali. C’è una minaccia che viene da lontano: piccoli gruppi di potere si sentono depositari di una conoscenza superiore, si ritengono illuminati da Dio e pensano di poter imporre un nuovo modo di vivere, una “nuova normalità”. È contro questi illuminati che occorre battersi per riscoprire il senso vero della parola “libertà”.

Venerdì 18 ottobre alle ore 18.00 presso la Casa delle Geografie (Palazzo ex Pretura) in Piazza della Repubblica 25, si terrà la presentazione del volume “Il soldato dimenticato – La storia di Giovanni Battista Faraldi”, con la partecipazione dell’autore Claudio Restelli e la mediazione di Marco Mantini. Il volume narra l’emozionante e tragica storia del giovane soldato Giovanni Battista Faraldi, nato a Perallo, un piccolo borgo della provincia di Imperia, l’8 gennaio 1890. Arruolato per combattere sul fronte durante la Prima Guerra Mondiale, Giovanni sarà coinvolto in alcuni dei momenti più terribili del conflitto, vivendo in prima persona le atrocità della guerra e gli orrori delle trincee. Durante la sua esperienza bellica, Giovanni verrà infine catturato e imprigionato nella fortezza austriaca di Kufstein, da cui non farà più ritorno. Ad oltre un secolo dal Trattato di Sanremo, firmato nel 1920 come conseguenza ultima e finale della Grande Guerra, l’autore del libro, servendosi da un lato di documenti storici e dall’altro di un uso sapiente della verosimiglianza e della fantasia narrativa, confeziona un romanzo che intende offrire un resoconto spietato e angosciante, commovente e drammatico, della vita del giovane fante ligure.

Geografie proseguirà venerdì 25 ottobre alle ore 20.30, con la presentazione del libro “Talebani dell’accoglienza” di Fausto Biloslavo presso il Teatro Comunale di Monfalcone, a cura di Riccardo Pelliccetti. Il saggio tratta il tema dell’immigrazione incontrollata e del ruolo di certe ONG, che si dimostrano sempre più attrici protagoniste di questo processo migratorio senza regole. Il giornalista si concentra sulle rotte lungo le quali i trafficanti gestiscono questo commercio di esseri umani, partendo da quelle tunisine a quelle libiche, ma anche quelle meno pubblicizzate del versante orientale, tra la frontiera slovena e quella italiana. Qui, ogni giorno, entrano nel territorio nazionale migliaia di persone che, spesso, sfuggono ai dati stessi forniti dal Viminale. In questo scenario geopolitico il governo italiano, seppur di fronte a molte difficoltà e resistenze, cerca di ritagliarsi un ruolo di primo piano, a medio e lungo termine.

Venerdì 15 novembre alle ore 17.30 presso la Sala Conferenze della Biblioteca Comunale di Monfalcone appuntamento con la presentazione dell’opera “Timavo Natisone Isonzo – Fiumi, uomini e confini” di Cristina Noacco, a cura di Vida Valencic. Timavo, Natisone, Isonzo: tre fiumi di frontiera che invitano a percorrere altrettanti itinerari alla scoperta delle regioni che attraversano. Il volume riunisce tre racconti di cammino, caratterizzati da toni diversi. Il primo, le acque sacre del Timavo, porta l’impronta della ricerca scientifica. Il secondo, il fascino discreto del Natisone, è la testimonianza di un’avventura umana e profondamente educativa. Il terzo, le voci dell’Isonzo, è un invito a conoscere il tempo del fiume che si mescola alla storia, talvolta terribile, dell’uomo. Elementi essenziali delle civiltà e dei paesaggi interessati, oggi questi fiumi sono preziosi scrigni di storie da scoprire e luoghi naturali da difendere.

[c.s.] [g.g.]

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