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sabato, 6 Settembre 2025

Italia-Israele, il commento di Ziberna sulla gara giocata a Udine

15.10.2024 – 09:15 – Non si placano le polemiche intorno alla gara di Nations League Italia-Israele giocata ieri sera allo Stadio Friuli di Udine e conclusasi con una vittoria per 4-1 per la nazionale di casa. Un evento preceduto da mesi di dibattiti e rimostranze nei mesi precedenti per via dei patrocini e dei mancati patrocini concessi da parte delle istituzioni regionali e, nelle ore che hanno portato al match, da diverse manifestazioni di protesta. Anche il Sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, presente alla partita, ha voluto prendere posizione sulla questione, invitando a separare la sfera politica dallo sport.

“Lo spirito – afferma il sindaco – deve rimanere quello della sana competizione sportiva, fatta di preparazione, sacrificio, gioie e delusioni. Ma sempre nella correttezza e nel rispetto dell’avversario, che non deve mai diventare un nemico! È sempre un errore quando la politica vuole strumentalizzare un evento sportivo, al di là di chi manifesti e di chi ne tragga beneficio in termini di visibilità. Lo stesso vale per la musica, per la danza, per la cultura in genere! Guai a non invitare un violinista solo perché è russo, ucraino, israeliano o libanese! Domani allora non inviteremo qualcuno per il colore della sua pelle o per la sua confessione religiosa”.

“Lo sport deve essere una gara in cui vince il migliore” conclude Ziberna. “Deve essere quello che fa crescere sani i nostri giovani, fisicamente ma anche eticamente. Siamo tutti contro il doping nello sport perché lo rovina, cambia le regole del gioco, insinua slealtà che non devono convivere con lo sport. Ed allora perché c’è chi tollera che lo sport sia “dopato” dalla politica?! Perché?! Il diritto ad esprimere il proprio pensiero, nel rispetto delle leggi, ovviamente deve essere garantito. E lo è. Ma anche deve essere garantito che i facinorosi della politica rimangano alla larga dai principi dello sport. È triste vedere una Udine blindata, atti vandalici, fuga dagli spalti”.

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