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martedì, 21 Ottobre 2025

Disavventura in treno. Porte chiuse all’aeroporto sulla tratta Trieste-Ronchi

28.11.2024 – 7:30 – Un viaggio sulla tratta ferroviaria Trieste-Ronchi dei Legionari si è trasformato in un vero disservizio per una quarantina di passeggeri, rimasti bloccati a bordo del treno RV 3440 il 24 novembre. Alla fermata di Trieste Airport, le porte di alcuni vagoni non si sono aperte, impedendo la discesa di chi era diretto all’aeroporto. Secondo quanto riportato da Francesca Cabibbo, una viaggiatrice siciliana che si trovava a Trieste per un convegno, le porte del vagone su cui viaggiava non si sono attivate. Lo stesso sarebbe accaduto ad altri passeggeri. Il treno è ripartito senza che il problema fosse risolto, conducendo i malcapitati alla stazione successiva di Cervignano del Friuli, dove la situazione è ulteriormente peggiorata. Alla stazione di Cervignano, infatti, non erano presenti sportelli aperti, indicazioni o personale che potesse fornire assistenza. Alcuni passeggeri, tra cui viaggiatori stranieri e giovani con voli imminenti, hanno vissuto momenti di forte disagio, con episodi di panico e tensione.

A risolvere la situazione è stato un agente della Polizia ferroviaria, contattato telefonicamente grazie a un numero trovato nei pressi di un ufficio chiuso. L’agente, che nella lettera inviata successivamente alla Questura dalla siciliana Francesca Cabibbo viene definito “empatico e professionale”, ha preso in carico il problema. Ha contattato Ferrovie Italiane per segnalare il disservizio e coordinare l’invio di un mezzo per riportare i passeggeri alla loro destinazione. L’agente ha seguito l’evolversi della situazione con grande disponibilità, richiamando più volte i passeggeri per rassicurarli e fornire aggiornamenti. Dopo circa 40 minuti, un pulmino ha raggiunto la stazione, ma molti viaggiatori avevano già trovato mezzi alternativi. Alla fine, solo sette persone sono salite sul veicolo, che si è poi rivelato non essere quello inviato dalle Ferrovie ma di proprietà di un privato con un logo fuorviante.

Ferrovie Italiane, contattate per chiarimenti, hanno dichiarato che il capotreno era presente alla fermata di Trieste Airport e che altre persone erano regolarmente scese. Secondo l’azienda, le porte dei treni regionali come l’Rv 3440 si aprono manualmente premendo un pulsante. L’eventualità che alcune non si siano aperte potrebbe essere ricondotta alla distrazione dei passeggeri o a un malfunzionamento isolato. Tuttavia, resta il dubbio su come nessuno dei quaranta passeggeri abbia potuto risolvere il problema.

Nella lettera inviata alla Polizia Ferroviaria e alla Questura, Francesca Cabibbo ha voluto ringraziare il poliziotto che si è distinto per professionalità e dedizione, definendolo un “salvatore” in un momento di grande difficoltà, in quanto nella stazione di Cervignano non era presente alcun sportello aperto, indicazione né numero di telefono da poter contattare.

[g.d.]

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