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sabato, 6 Settembre 2025

Il 2024 è stato un anno indimenticabile per la Dinamo Gorizia

31.12.2024 – 13:00 – Un anno indimenticabile che resterà indelebile nella memoria di chiunque abbia nel cuore la Dinamo, con lo storico approdo in serie B Interregionale. È questo il sunto che la società fa del 2024 in una nota – o per meglio dire, in un “volo pindarico” condotto dal presidente Tiziano Palumbo – che ripercorre il duro lavoro e i risultati ottenuti negli ultimi dodici mesi.

Parte I. La passione diventa storia.

Come in una sceneggiatura di Quentin Tarantino non seguiamo la linea cronologica del tempo ma cominciamo questo viaggio emozionale dal 15 giugno 2024: la Dinamo batte anche in gara-2 i sardi della Sennori in una Cividale invasa da quasi duemila tifosi bianconeri e accede al quarto livello della pallacanestro nazionale. “L’esodo verso la città longobarda per lo spareggio promozione contro i sardi della Pallacanestro Sennori, è stata l’immagine della passione popolare che diventa stimolo per dare solidità e continuità al nostro progetto. E questo porta a una sola conclusione: essere il presidente della Dinamo, oltre che un onore, diventa un piacevole onere. È un motivo in più per metterci sempre più cuore e impegno. Siamo felici di aver riportato il basket goriziano in un campionato nazionale. Attenzione però a lasciarsi prendere da una lettura superficiale di questo risultato.

La Dinamo è qualcosa di sostanzialmente diverso dalla storica Pallacanestro Gorizia. Siamo orgogliosamente goriziani, ci mancherebbe, ma niente immediate sovrapposizioni tra noi e, per l’appunto, la storia e la tradizione di un sodalizio passato di cui non possiamo e non vogliamo essere considerati eredi. Lo stato delle cose e la nostra bravura ad andare in controtendenza rispetto alla caducità della città ha fatto sì che la Dinamo si sia ritrovata a essere la principale realtà sportiva di Gorizia. Motivo di vanto ma, ripeto, il nostro percorso e la nostra anima sono qualcosa di profondamente diverso e peculiare».

Il successo su Sennori come terzo elemento di una trilogia iniziata nove anni fa. “La magica serata di Cividale è legata ai precedenti avvenimenti del 2015 a San Giorgio e del 2017 a Tolmezzo. Il passaggio dalla Promozione alla D e soprattutto quello in serie C ci ha fatto capire di poter costruire qualcosa di davvero importante. Di strutturarci come una società in grado di ritagliarsi uno spazio a livello regionale. E non solo, una volta appurato quanto il nostro seguito e il raggio d’azione a vari livelli fossero in continua espansione ed evoluzione abbiamo cominciato a pensare ancora più in grande. Le due vittorie consecutive in ambito regionale, anche se soltanto la seconda ci ha regalato la promozione, non sono state figlie del caso bensì di una chiara programmazione societaria.

E di un’unità di intenti ora necessaria per mantenere questa categoria dove gli sforzi si sono in tutti i sensi triplicati. A cominciare da quelli economici resi sostenibili dai nostri sponsors (i main Dinamica, Comody, Goriziana Caffè oltre a Tecnocoop, Equipe, Hotello, Deaht, Grado 2000, Servizi per l’Enologia Gorizia, Banca FVG 360, Ca’ di Pieri, Rebekin) che ringrazio davvero di cuore. Come società sapevamo che atterrare su un pianeta di fatto molto molto attiguo al basket professionistico avrebbe comportato una fase di apprendimento, delle scosse di assestamento. Un cambiamento di prospettiva e mentalità ma non radicali. L’intento rimane quello di coniugare risultati a questi livelli senza perdere di vista lo spirito che contraddistingue la Dinamo da quando è stata fondata. Non è un’utopia se tutti ma proprio tutti, anche chi è arrivato da poco in questa famiglia, ci adeguiamo alla nuova realtà”.

Pensiero e Azione come nella miglior tradizione mazziniana per fare della Stella Matutina il cuore pulsante del progetto. “Se mi guardo indietro, oltre all’aspetto squisitamente sportivo, non posso infatti non essere orgoglioso di quello che è stato concepito e poi realizzato in particolare alla Stella Matutina a partire dal dicembre del 2019. Quanto abbiamo fatto e stiamo facendo è essenzialmente legato al fatto di aver fatto rivivere questo centro sportivo dove, a cominciare dal sottoscritto, sono cresciute parecchie generazioni di goriziane e goriziani. Durante il Covid non ci siamo arresi. Anzi, al contrario ci siamo rimboccati le maniche trasformando la Stella da semplice palestra di allenamento a casa nostra dove gravitano decine di famiglie soprattutto per quanto riguarda il settore giovanile. Ringraziamo la Regione per il supporto che ci ha fornito nel realizzare questo progetto che è via via cresciuto assieme a noi. Ci tengo a sottolineare l’importanza che riveste tutto ciò in ambito sociale perché, tra la brutta esperienza dell’epidemia e la superficialità del mondo moderno che ne minano i fragili equilibri, gli adolescenti hanno a loro disposizione uno spazio agonistico e ricreativo gestito con passione e professionalità”.

Parte II. Casa dolce casa (?) e istantanee.

Impossibile non toccare il delicato problema della mancanza di un impianto cittadino in grado di adempiere alle richieste della FIP per giocare in serie B. “Il punto di domanda relativo all’impianto di gioco è rimasto tale fino al 31 agosto e si è parzialmente risolto soltanto grazie all’ospitalità del Comune di Romans e dell’Asar. Non possiamo che ringraziarli di cuore per averci accolto ma non poter giocare a Gorizia ha avuto e ha delle ripercussioni negative sotto molteplici aspetti. A cominciare dai due più evidenti e allo stesso tempo importanti: quello tecnico poiché svolgiamo solo una parte degli allenamenti dove poi giochiamo le partite e quello economico poiché, essendoci dovuti arrangiare e lottando contro il tempo per trovare una soluzione consona, non abbiamo potuto impostare la campagna abbonamenti con le modalità e i numeri viceversa possibili se l’Amministrazione della nostra città si fosse adoperata per risolvere positivamente la questione.

Sono concetti che ho già espresso e che non hanno alcun intento polemico. E’ comunque giusto ribadirli. La necessità di spostare il match decisivo della stagione da Gorizia a Cividale era diventata palese già durante la finale play-off regionale con Cordenons: la Stella Matutina non bastava a contenere tutti i tifosi, tanto meno in un campionato di B interregionale il cui regolamento esplicita regole ben precise riguardo alla capienza delle palestre. Il PalaBigot e l’Ugg, ultimati i lavori di ristrutturazione, potrebbero essere pronti nella migliore delle ipotesi a febbraio. Nel caso del principale impianto cittadino permangono parecchi dubbi non tanto per quanto concerne la tempistica tra l’altro legata a GO2025, ma per i lavori di adeguamento dei canestri e del parquet che ci portano a considerarlo «tagliandabile» in tempo per eventi di intrattenimento ma non certo per eventi sportivi. Rimane il fatto incontrovertibile che la situazione alla Dinamo ha provocato non semplici fastidi e perdite soprattutto a livello di botteghino. Ho sperato a lungo nella soluzione transfrontaliera di giocare a Nova Gorica nell’anno in cui i due comuni saranno uniti dal ruolo di Capitale europea della Cultura. Sarebbe stato un segnale bellissimo ma evidentemente non c’è stata la volontà necessaria. Peccato, un’altra occasione persa”.

Tolta la già citata serata del 15 giugno, altre tre istantanee di questo 2024 che va esaurendosi. “Mi gioco il «fille rouge» e con un pizzico di arroganza ne indico quattro. La conquista dello scettro regionale contro Cordenons perché eravamo favoriti ma abbiamo dimostrato enorme mentalità. La trasferta in terra sarda per gara 1 della finale nazionale poiché era la prima volta che uscivamo dai confini strettamente regionali. Esperienza indimenticabile anche dal punto di vista umano perché con dirigenti e tifosi di Sennori è nata una profonda amicizia. Passando all’attuale torneo di B impossibile restare insensibili di fronte alla nostra prima storica vittoria ottenuta sul campo di un sodalizio di lignaggio qual è il Petrarca Padova. Poi anche se è finita con un pesante ko avrà sempre un posto di rilievo nel nostro album la partita di Ferrara, giocata in un palazzetto di serie A in casa di una società di tradizione e in tutto e per tutto professionista. Colgo l’occasione di questo lungo excursus per augurare a tutta la famiglia della Dinamo e a tutti quanti un meraviglioso 2025”.

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