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sabato, 6 Settembre 2025

Quirinale, FederEsuli tiene viva la memoria nel Giorno del Ricordo e non solo

25.02.2025 – 11:59 – Ancora una volta il Quirinale ha accolto gli esuli giuliano-dalmati e le loro associazioni in occasione della cerimonia istituzionale del Giorno del Ricordo. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed il Vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani hanno condannato senza reticenze i crimini dei partigiani comunisti jugoslavi compiuti nelle foibe ed hanno altresì delineato le linee di rispettosa convivenza e proficua collaborazione che caratterizzano oggi la frontiera adriatica.

È stata quindi anche l’occasione per la Federazione delle Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati per illustrare il contributo che il mondo della diaspora offre nella cornice europea odierna e le istanze che ancora sono in attesa di soluzione: si è elogiato lo spirito di sinergia transfrontaliera che caratterizza Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura, ma è stata stigmatizzata la scritta TITO che continua a dominare il colle del Sabotino. È stato ricordato che la Liberazione nella primavera del 1945 non ha riguardato la Venezia Giulia e Fiume, ove alla dominazione nazista si è sostituita quella comunista, laddove il martirio di Zara era già avvenuto sotto i bombardamenti e per cui si attende ancora un riconoscimento.

Così come meriterebbe un’ulteriore onorificenza la memoria di Geppino Micheletti, il medico eroe della strage di Vergarolla, il quale continuò a curare feriti e a salvare vite umane nonostante sapesse che tra le oltre 100 vittime dell’attentato del 18 agosto 1946 cerano anche i suoi due figli. È stata ribadita la nostra gratitudine nei confronti del Ministero dell’Istruzione e del Merito per il proficuo lavoro che sta svolgendo per la formazione dei docenti nella didattica della frontiera adriatica corroborato dall’implementazione dei Viaggi del Ricordo, ma abbiamo pure sollecitato la convocazione del Tavolo di coordinamento Governo-Esuli al fine di dare una risposta a problematiche irrisolte da quasi 80 anni. L’indennizzo dei beni abbandonati andrebbe affrontato attraverso strumenti tecnici e giuridici adeguati, come avvenuto altrove per situazioni analoghe. Si tratterebbe della sede in cui sollecitare pure la verifica dell’attuazione degli accordi tra Italia, Slovenia e Croazia finalizzati alla tutela della comunità italiana autoctona nell’Adriatico orientale.

Il Giorno del Ricordo rappresenta ormai un momento di grande riflessione patriottica nel calendario civile italiano, FederEsuli contribuisce a tener desta l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sugli argomenti collegati alla ricorrenza del 10 Febbraio anche nei mesi seguenti.

(cs – p.p.)

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