20.1 C
Gorizia
sabato, 6 Settembre 2025

IA Act, e se l’azienda non fosse in regola? Il nuovo regolamento europeo

23.03.2025 – 07.01 – Nuovo settore, nuove regole. Come per molte innovazioni di Internet e, in senso più ampio, molte rivoluzioni tecnologiche, anche l’intelligenza artificiale ha avuto il suo Wild West, il suo periodo di utilizzo indiscriminato e ‘libero’, con numerose zone grigie; nel caso dell’IA generativa senza dubbio l’uso disinvolto di database di testi e immagini tutte protette da copyright. Non è certo un concetto né nuovo, né inedito; Google Books, specie con riferimento ai libri antichi, si mosse allo stesso modo, spesso travalicando le autorizzazioni di monasteri e biblioteche, associazioni e musei. ‘Non scaricheresti mai un’auto’, recitava una vecchia pubblicità; eppure quanto la pirateria viene svolta dai big della Silicone Valley sembra essere se non accettata, certo tollerata dagli stati nazionali. In quest’ambito, dopo aver superato l’usuale slancio iniziale, l’elan della prima carica, la regolamentazione si pone come indispensabile onde avere un ambiente sicuro tanto per i fruitori, quanto per chi offre il servizio. Il Wild West era dopotutto popolato di venditori di olio di serpente, di ciarlatani di ogni risma; e non sono poche le start up, nell’ultimo biennio, rivelatesi niente più che un conglomerato di nomi & promesse.

L’Unione Europea si sta muovendo, in quest’ambito, onde regolare l’IA in un ambito finora rimasto ignorato ovvero il luogo di lavoro. Cosa succede se il dipendente utilizza strumenti di intelligenza artificiale forniti dall’azienda, o in alcuni casi richiesti obbligatoriamente, e causa un danno a sé o ai clienti?
Il Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale (IA Act) tenta di rispondere a quest’interrogativo, di fornire una risposta. L’obiettivo, a livello ideale, è di “garantire lo sviluppo di un’intelligenza artificiale affidabile, trasparente e resiliente, nel rispetto dei diritti umani e dei principi etici”. A livello pratico tutto ciò si traduce in una serie di obblighi per i fornitori e utilizzatori di IA; tra questi anche il compito di formare il personale sul corretto uso. In particolare dal 2 febbraio 2025 verranno applicate le disposizioni di cui all’art. 4 dell’AI Act secondo cui chi utilizza strumenti di IA nell’azienda deve essere informato sul corretto utilizzo, specie con riferimento alle ricadute etiche e sociali di uno strumento simile. L’Unione Europea non a caso scrive di AI Literacy, cioè di un’alfabetizzazione sull’utilizzo dell’IA che affianchi quella digitale, anch’essa carente. Fuoriuscendo dall’ambito lavorativo si pensi al diluvio di truffe telefoniche e online compiute con l’IA o, all’opposto, all’incapacità di credere in una foto ‘reale’, perché convinti sia stata creata con l’intelligenza artificiale.

Specificatamente l’IA Act delinea tre possibili linee d’azione: workshop dove condividere linee guida da seguire, best practices e dove fare il punto sull’evoluzione dell’IA; focus sui ‘perché’ dell’IA e sui suoi rischi; e infine incontri periodici per rivedere e aggiornare le linee guida man mano che l’IA cambia nel tempo.
Uno dei primi passi, dopo aver ben chiare le linee guida, dovrebbe essere ‘mappare’ competenze e conoscenza di base dei dipendenti a proposito dell’IA. Le aziende, a livello europeo, non saranno in ogni caso lasciate sole, col supporto dello IA Pact, offrendo materiale e spazi di confronto.
Inoltre l’IA Act rimane un obbligo senza sanzione; si sarebbe tentati di definirlo una raccomandazione, ma avrebbe però poi valore legale in un eventuale causa. Un’autorità o un tribunale potrebbe legiferare a favore del cliente o del lavoratore, argomentando che l’azienda non lo aveva correttamente informato o non lo aveva proprio ‘alfabetizzato’ a proposito di quello strumento di intelligenza artificiale poi causa del danno. In tal senso l’IA Act potrebbe anche essere considerato non una seccatura, ma un’importante tutela.

[z s.]

Zeno Saracino
Zeno Saracinohttps://www.triesteallnews.it
Giornalista pubblicista. Blog personale: https://zenosaracino.blogspot.com/

Ultime notizie

Dello stesso autore