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sabato, 6 Settembre 2025

Monfalcone, Cisint e Rixi su progettualità ed economia del mare

27.03.2025 – 09:02 – Monfalcone al centro del dibattito su nautica, portualità e sviluppo economico. Durante l’incontro “L’economia del mare a Monfalcone – sviluppi del potenziale fra infrastrutture, nautica e formazione”, organizzato dal Consorzio di Sviluppo Economico della Venezia Giulia, il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi e l’europarlamentare e già sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint hanno affrontato i temi cruciali legati alla crescita del settore e alle sfide sociali ed economiche per il territorio.

La crescita della capacità cantieristica rappresenta una sfida complessa: occorre bilanciare lo sviluppo economico con le diseconomie locali causate dalla presenza di manodopera a basso costo, in un sistema di welfare come il nostro, basato su tradizioni e stili di vita ben definiti. Non è una questione ideologica, ma un tema produttivo e commerciale di lungo periodo. Dobbiamo garantire che gli italiani mantengano il know-how in un contesto sempre più tecnologico, investendo in nuovi spazi industriali e produttivi e puntando su digitalizzazione, intelligenza artificiale e innovazione dei processi”, ha dichiarato il viceministro Rixi.

“Serve una programmazione chiara e di lungo periodo. – ha commentato l’europarlamentare Cisint – Monfalcone conosce fin troppo bene le conseguenze della mancanza di una pianificazione adeguata, che non ha considerato l’impatto sociale ed economico del cambiamento. È fondamentale affrontare le sfide con pragmatismo, trasformando le criticità in opportunità di crescita e sviluppo“. Cisint ha poi evidenziato le ricadute sociali del sistema degli appalti: “Dobbiamo comprendere la realtà delle situazioni produttive e lavorare per invertire un modello che, a partire dagli anni Duemila, ha portato all’arrivo incontrollato di manodopera straniera nei grandi cantieri, con una conseguente riduzione delle tutele salariali e contrattuali e problemi di integrazione sociale. Monfalcone è l’esempio più evidente degli effetti di questo sistema, che ha emarginato la manodopera locale e posto nuove sfide per la gestione urbana. Il nostro territorio, tuttavia, dimostra anche la capacità di trasformarsi puntando sull’innovazione, la sostenibilità e l’occupazione qualificata. È tempo che le grandi aziende assumano una vera responsabilità sociale d’impresa”.

Guardando al futuro del settore, il viceministro Rixi ha rilanciato l’importanza di cogliere le opportunità offerte dai cambiamenti globali: “Nel settore della nautica da diporto, l’Italia vanta eccellenze straordinarie, sia a livello artigianale che ingegneristico. Tuttavia, fatichiamo ancora a interpretare pienamente le dinamiche del mercato del lavoro. Se vogliamo essere competitivi, dobbiamo migliorare la qualità dei servizi e rafforzare il collegamento tra porti e retroporti. È altrettanto essenziale riqualificare le aree intorno ai porti, con infrastrutture moderne e una viabilità efficiente, rendendo più attrattive anche le zone urbane limitrofe”.

(cs)

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