03.04.2025 – 16.40 – La qualità dell’aria all’interno delle abitazioni è un fattore essenziale per il benessere e la salute di chi vi abita. Essendo il luogo dove passiamo la maggior parte del nostro tempo, se l’aria che respiriamo in casa non è salubre, può influenzare negativamente la nostra salute, causando problemi respiratori, allergie e persino sensazioni di spossatezza e affaticamento. Per questo, mantenere un’aria pulita e sana all’interno della quattro mura domestiche non è solo una questione di comfort, ma anche di prevenzione.
Qualità dell’aria: come mantenerla salubre
La qualità dell’aria in casa è determinata da diversi fattori, tra cui la concentrazione di particelle inquinanti, il tasso di umidità, la presenza di polveri sottili e la ventilazione. Le principali fonti di inquinamento indoor includono il fumo di sigaretta, i composti organici volatili emessi da mobili e prodotti per la pulizia, gli acari della polvere e la presenza di muffe. Un parametro fondamentale per mantenere salubre l’aria in casa è l’umidità, che dovrebbe essere compresa tra il 40% e il 60%. Un ambiente troppo secco può causare irritazioni alle vie respiratorie, mentre un eccesso di umidità favorisce la proliferazione di muffe e batteri. Anche il livello di anidride carbonica deve essere tenuto sotto controllo, arieggiando le stanze quando necessario, ad esempio la mattina; l’aria viziata può causare mal di testa, stanchezza e una sensazione di pesantezza.
Qualità dell’aria e temperatura ideale
La temperatura interna è un altro elemento che influisce sulla qualità dell’aria e sul comfort. In inverno, la temperatura ideale in casa dovrebbe essere compresa tra i 19 °C e i 22 °C, mentre in estate dovrebbe rimanere fra 24 °C e i 26 °C. Temperature troppo elevate possono causare una sensazione di secchezza dell’aria, specialmente se il riscaldamento è eccessivamente alto. Al contrario, temperature troppo basse possono favorire la condensazione dell’umidità, aumentando il rischio di formazione di muffe. Dunque, un corretto equilibrio tra temperatura e umidità aiuta a migliorare la qualità dell’aria, riducendo la proliferazione di muffe e batteri e garantendo un ambiente più sano. Per ottenere questo equilibrio, è fondamentale avere un sistema di climatizzazione efficiente ed areare adeguatamente gli ambienti, evitando sbalzi termici che potrebbero compromettere il benessere fisico. Inoltre, in inverno, è importante assicurarsi che i caloriferi siano ben funzionanti e che la caldaia sia performante. Per questa ragione, è fondamentale sapere come abbassare la pressione della caldaia al parametro ideale, che in genere è compreso fra 1 e 1,5 bar, per evitare malfunzionamenti e blocchi. Infine, si consiglia di controllare periodicamente l’efficienza degli impianti di riscaldamento; un sistema di riscaldamento ben mantenuto non solo contribuisce a mantenere una temperatura confortevole, ma evita anche sprechi e la diffusione di polveri e altri residui nell’aria.
Come migliorare la qualità dell’aria in casa
Per garantire un’aria pulita in casa, è importante adottare alcune buone abitudini. Areare gli spazi ogni giorno è essenziale per cambiare l’aria e ridurre l’accumulo di sostanze inquinanti. Aprire le finestre per almeno 10-15 minuti al giorno aiuta a disperdere l’umidità in eccesso e a riequilibrare la concentrazione di ossigeno e anidride carbonica. Tenere in casa piante da appartamento contribuisce a migliorare la qualità dell’aria, poiché alcune specie sono in grado di assorbire sostanze nocive e incrementare i livelli di ossigeno. Inoltre, si consiglia di limitare l’uso di prodotti chimici aggressivi per la pulizia, scegliendo ove possibile delle alternative naturali. Anche i purificatori d’aria possono essere una buona soluzione per ridurre la presenza di allergeni e particelle inquinanti. I filtri HEPA, ad esempio, sono in grado di catturare particelle molto fini, migliorando sensibilmente la qualità dell’aria interna.
[n.t.k.]