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sabato, 6 Settembre 2025

Disponibile il quinto numero del periodico La Via del BorGO

22.04.2025 – 09:53 – È disponibile il quinto numero del periodico cartaceo La Via del BorGO, con cui Confcommercio Gorizia celebra la primavera e la Pasqua. La pubblicazione è il frutto di un progetto che si propone di promuovere città e territorio attraverso il racconto di storie e tradizioni locali e sarà distribuita gratuitamente in italiano e in inglese alla Bottega del Cappello, in via Rastello 52, nelle strutture ricettive e negli esercizi commerciali del territorio. Il quinto numero de La Via del BorGO raccoglie contenuti a cura di Caterina Trovato, Angelica Stasi, Lodovica Gaia Stasi e Valentina Randazzo e fa seguito agli altri quattro dedicati alla storia di Gorizia e Borgo Castello, al Natale goriziano, al racconto delle fiere e dei mercati d’un tempo e a GO!2025. Considerando tutti e cinque i numeri sono 25.000 le copie del free press realizzate da Confcommercio Gorizia con l’intento di arricchire e rendere sempre più coordinato il racconto cittadino. A queste vanno aggiunti i 1.000 stampati che raccontano la ristorazione del territorio.

Dalle ricette alle tradizioni pasquali nel quinto numero de La Via del BorGO – Sfogliando il numero troviamo le ricette primaverili e pasquali della tradizione goriziana: la frittata con asparagi, la potiza (dolce pasquale), il koch di ciliegie, la zuppa di latte e sclòpit e le treccine del frate. Ma anche le abitudini della vecchia Gorizia durante i giorni di Pasqua. Ad esempio, durante la Domenica delle Palme, i cittadini goriziani si ornavano con ramoscelli d’olivo benedetto. Le ragazze lo portavano sul petto e i giovanotti all’occhiello. Nelle case, l’olivo benedetto dell’anno precedente veniva bruciato e sostituito con quello nuovo, posto dietro il quadro della Madonna o vicino alla piletta dell’acqua santa. Una foglia di olivo benedetto veniva utilizzata nella preparazione del pan sporch (pan forte). Per la preparazione del dolce tradizionale, si usava conficcare di sopra una foglia di ulivo benedetto prima di portarlo ad arrostire dal fornaio. Questo serviva a evitare che venisse confuso con quello preparato da altre massaie.

Gorizia, la città dei giardini – “La Via del BorGO” racconta come nel corso dell’Ottocento Gorizia si era costruita la fama di città-giardino, di stazione climatica invernale e di “Nizza austriaca”. Gorizia divenne così una meta ambita per turisti e villeggianti: attratti dalla mitezza del clima e dalla bellezza della natura circostante, molti sceglievano di trascorrere in città lunghi periodi dell’anno, finendo spesso per stabilirsi definitivamente nelle splendide ville che ancora oggi si possono ammirare lungo Corso Italia e via Montesanto.

Il primo chiosco di fiori a Gorizia  – Nel free press anche un approfondimento sui medicamenti della bella stagione, il racconto delle origini delle uova pasquali e del loro valore simbolico e infine quello delle origini del commercio di fiori a Gorizia. Proprio quest’ultimo argomento trova spazio con la narrazione della nascita del primo chiosco di fiori in città, intuizione del floricoltore Andrea Claucig (1846-1930) a seguito della crescente domanda di fiori freschi per eventi e decorazioni da parte della borghesia nel XIX secolo.

Il racconto si articola anche sui social de La Via del BorGO: l’invito è quello di scattare una foto con il giornale sotto braccio e taggare @laviadelborgo_ su Instagram.

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