20.1 C
Gorizia
sabato, 6 Settembre 2025

L’obesità è ufficialmente una malattia. La situazione in Friuli Venezia Giulia

11.05.2025 – 15.12 – Con 155 voti favorevoli, 103 astenuti e nessun contrario, la Camera ha approvato la proposta di legge di iniziativa del deputato Roberto Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica. È quanto accaduto nella giornata di mercoledì 7 maggio: una scelta e un passo storico, che fa dell’Italia il primo Paese al mondo ad attribuire a questa condizione un riconoscimento ufficiale, con l’obiettivo di garantire cure specifiche e gratuite all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).Il testo, composto da sei articoli, apre ora la strada all’accesso a visite specialistiche, esami, farmaci e perfino interventi di chirurgia bariatrica per i pazienti affetti da obesità. Per l’entrata in vigore definitiva si attende però il passaggio in Senato.

Una rivoluzione che segna un cambio di paradigma culturale, in cui l’obesità viene finalmente trattata come una patologia complessa e non più come una mera colpa individuale. Una legge sociale, oltre che medica, fondata su criteri di cura, prevenzione e sensibilizzazione.Una presa di posizione che arriva in un momento cruciale anche per il Friuli Venezia Giulia. I dati più recenti della sorveglianza nazionale OKkio alla Salute (2023) continuano a evidenziare come l’obesità – soprattutto infantile – pur rimanendo sotto la media nazionale, rappresenti un problema tutt’altro che risolto.

Secondo l’ultima rilevazione, il 7 per cento dei bambini tra gli 8 e i 9 anni risulta obeso, mentre il 18 per cento è in sovrappeso. Complessivamente, oltre un quarto della popolazione infantile regionale è interessata da un eccessoponderale. Sebbene questi dati risultino stabili nel tempo, non si evidenziano miglioramenti significativi. Le abitudini alimentari e motorie presentano dati variegati: migliora il consumo di merende sane e cala quello di bibite zuccherate, ma solo il 57 per cento dei bambini fa una colazione adeguata, e solo 4 su 10 raggiungono i livelli raccomandati di attività fisica. Inoltre, un bambino su cinque ha la televisione in camera e il 34 per cento supera le due ore di schermo al giorno durante i giorni scolastici.

A preoccupare è anche il dato sulla percezione materna del peso dei figli: solo il 49 per cento delle madri riconosce il sovrappeso del proprio bambino, in calo costante rispetto alle precedenti rilevazioni. Anche la partecipazione dei genitori alle attività motorie scolastiche è in discesa, con un dato fermo al 18 per cento. Un quadro complesso che suggerisce una strada ancora lunga da percorrere, anche per una tra le regioni con dati meno gravi a livello nazionale.

[n.m]

Ultime notizie

Dello stesso autore