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sabato, 6 Settembre 2025

Reali di Francia a Gorizia: storie di un lungo esilio in una piccola città

29.05.2025 – 09:24 – Rivoluzione di luglio, Francia, 1830: il re Carlo X è decaduto ed è costretto all’esilio. Verrà ospitato dall’Imperatore d’Austria insieme alla sua famiglia e al resto della corte al castello di Praga. Dopo alcuni anni devono spostarsi ancora: il re vuole scendere più a sud, alla ricerca di un clima mite, visto il peggioramento delle condizioni di salute per colpa dei rigidi inverni praghesi. Sembra che l’Imperatore stesso gli abbia consigliato la cittadella di Gorizia. Arrivano così i Borbone di Francia nella nostra città, il 21 ottobre 1836. Ed è da qui che parte la nuova mostra allestita nelle scuderie del Palazzo Coronini Cronberg, che vuole ricordare il legame che Gorizia ha avuto con la corte reale francese e il suo impatto sociale, culturale e storico. 

A cura della storica e affettiva Cristina Bragaglia, la mostra ricostruisce un periodo delicato per Gorizia, che l’ha portata ad essere al centro della storia europea. Cosa ha significato, nel concreto, la presenza dei Borbone in una piccola città come questa? L’esposizione è realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, e con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Gorizia, il Comune, Goriski Muzej, Franciskanski samostan Kostanjevica, Italia Nostra – Gorizia, Borc San Roc e dell’associazione Fuselliamo

Il lavoro per la mostra è iniziato già qualche anno fa, ma la data dell’inaugurazione non è casuale, dal momento che coincide con GO!2025: ora la città è al centro dell’attenzione in Europa, proprio come lo era stata nella prima metà del 1800. In realtà poi, l’idea vera e propria la possiamo attribuire al conte Guglielmo Coronini Cronberg: negli ultimi anni della sua vita quando stava cominciando a coltivare l’idea di trasformare la sua casa in un museo, comprò una serie di cimeli borbonici. Voleva anche allestire, in quella che si pensava essere la stanza del Palazzo in cui re Carlo X morì il 6 novembre 1836, un altare memoriale per la famiglia reale. È da questi souvenirs che la mostra è partita, aggiungendo immagini, oggetti e documenti provenienti da raccolte pubbliche e inediti patrimoni privati

Ci si aspetta una grande affluenza alla mostra, per il tema estremamente interessante, e per il fatto che questo è il primo evento che cade in concomitanza con la riapertura del Parco. Anche Rodolfo Ziberna, presente nelle vesti del Presidente della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, è certo che l’esposizione, aperta fino al 25 gennaio 2026, sarà sicuramente prorogata

[a.c.]

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