10.07.2025 – 17:15 – Il 16 maggio è stata inaugurata all’Hotel Major di Ronchi dei Legionari la mostra “PittaPoesia – Omaggio agli Antichi Sumeri”, evento inserito nel programma ufficiale di GO BORDERLESS – GO! 2025, che vede Gorizia e Nova Gorica unite nel progetto delle Capitali Europee della Cultura 2025. La mostra presenta opere originali ispirate alla scrittura cuneiforme sumera, uno dei primi sistemi di scrittura della storia, utilizzato nel Vicino Oriente tra la fine del IV millennio a.C. e il I secolo d.C. L’artista Giorgio Bottò ha realizzato una composizione su tavole d’argilla, rievocando l’antica tecnica degli scribi sumeri, che incidevano segni triangolari sull’argilla umida con un calamo, poi essiccata o cotta. Le opere sono arricchite da versi poetici del poeta Pierpaolo Freschi, anch’essi incisi in stile cuneiforme, dando vita a un connubio tra parola antica e linguaggio contemporaneo. “PittaPoesia” è un progetto che unisce pittura e poesia in un dialogo artistico profondo, nato da un’idea della pittrice spagnola Victoria Vicente e oggi sviluppato in un contesto internazionale, con tappe anche in Ungheria e Austria, nell’ambito di GO BORDERLESS – GO! 2025 –.
La serata inaugurale ha rappresentato un suggestivo momento di incontro tra arte visiva, poesia e approfondimento storico-culturale. A introdurre l’esposizione è stato il prof. Gennaro Maglie, che ha guidato il pubblico in un vero e proprio viaggio nel tempo, tra suggestioni dell’antica civiltà sumera e riflessioni sull’eredità culturale dell’umanità. La mostra nasce dalla collaborazione tra il pittore Giorgio Bottò e il poeta Pierpaolo Freschi, che insieme danno vita al progetto “PittaPoesia”: una formula artistica originale in cui pittura e poesia si intrecciano in modo simbiotico e paritetico, dando origine a un linguaggio espressivo unico. L’idea trae ispirazione dal lavoro pionieristico di Victoria Vicente, che per prima ha proposto agli artisti “bisiacchi” questa visione integrata dell’arte. Le opere, simbolicamente ispirate all’universo sumero, saranno visitabili fino al 2026 presso la hall e la sala ristorante dell’Hotel Major.
Nel mese di giugno “PittaPoesia” approda in Ungheria: prestigiosa tappa internazionale a Pécs
Una selezione della mostra è stata successivamente esposta a Pécs (Ungheria), all’interno del celebre edificio della Hungarian Academy of Sciences, istituzione fondata nel 1825 e oggi simbolo della vita accademica e culturale ungherese. L’iniziativa ha avuto luogo in occasione della conferenza internazionale “Cybercrime, la piaga dell’era moderna”, organizzata dalla Delegazione IPA di Pécs-Baranya, con il patrocinio della Sezione Nazionale IPA Ungheria. La mostra ha riscosso un notevole successo, con oltre 150 presenze, tra cui autorità civili, militari e rappresentanze internazionali provenienti da Ungheria, Spagna, Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia, Germania, Austria e Romania. Per rendere l’esperienza pienamente accessibile al pubblico locale, le poesie di Pierpaolo Freschi sono state tradotte anche in lingua ungherese. Gli artisti hanno rivolto un sentito ringraziamento alla Presidente della Delegazione IPA Baranya, Zsófia Varga, e alla Presidente nazionale IPA Ungheria, Maria Mészáros, per l’impeccabile organizzazione e il costante supporto.
Un riconoscimento d’eccellenza
In occasione dell’inaugurazione, Giorgio Bottò e Pierpaolo Freschi hanno ricevuto il prestigioso Diploma d’Oro, la più alta onorificenza conferita dalla Sezione Nazionale IPA Ungheria, in riconoscimento del valore artistico e culturale del progetto. Successivamente, l’estensione della mostra ha proseguito il suo percorso presso il suggestivo Castello Batthyány di Üszög, sede del Consolato Onorario d’Austria, grazie al prezioso sostegno del Console Onorario dott. András Hochmann, promotore dell’evento e sostenitore delle attività IPA.
Un ponte tra culture
“PittaPoesia” si conferma come un progetto capace di valicare confini geografici, artistici e culturali, offrendo al pubblico un’esperienza di fruizione multisensoriale e profondamente umana. Un ulteriore importante riconoscimento è arrivato nel mese di giugno 2025, quando l’artista Giorgio Bottò, con una delle opere di questa mostra, intitolata “Ishtar”, ha ricevuto il Secondo Premio Pittura al 10° Concorso Internazionale “La Perla del Tirreno” di Cefalù. L’opera, dedicata a una divinità sumera, rappresenta sempre un’evoluzione del progetto PittaPoesia, impreziosita dai versi del poeta Pierpaolo Freschi e dai caratteri cuneiformi dell’antica lingua sumera.
Le opere sono ora rientrate in Italia e resteranno esposte presso l’Hotel Major fino al 2026.
Un esempio virtuoso di come arte, parola e memoria storica possano dialogare nel presente, costruendo ponti culturali tra popoli e territori.
[f.v.]