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giovedì, 9 Ottobre 2025

L’obiettivo della stagione 25/26 del Teatro Verdi? Emozionare

25.07.2025 – 17:38 – 1954, Trieste è tornata italiana: così si apre la stagione 2025/2026 del Teatro Giuseppe Verdi di Gorizia. Martedì 21 ottobre 2025 si terrà il primo dei dieci spettacoli di prosa, ai quali si aggiungono i sei spettacoli tra musica e balletto, quattro grandi eventi, quattro spettacoli del ‘Verdi racconta’, tre per i più giovani e due spettacoli di ‘Verdi matinée’. Protagonista di questa stagione, dal titolo ‘Emozioniamoci’, è la prosa, che rispetto agli anni scorsi occupa più spazio, passando da otto a dieci spettacoli. La stagione si inserisce nella scia di prestigio della candidatura a Capitale Europea della Cultura per il ritorno di grandi classici, per le novità che non sono mai state rappresentate a Gorizia, per un calendario ricco di opere che hanno preso posto in prestigiosi teatri italiani ed esteri. Ancora una volta la cultura si apre a un panorama non solo nazionale, ma anche europeo e internazionale, con compagnie che vengono dalle lontane Cina e Argentina

I ventinove appuntamenti sono stati selezionati dal direttore artistico Walter Mramor, che il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna ringrazia in quanto ‘riesce a rispettare le aspettative, che crescono ogni anno, e a cogliere con sensibilità la volontà del pubblico goriziano’. A rappresentare le istituzioni è presente anche l’assessore alla cultura Fabrizio Oreti, che parla di una Gorizia con ‘overdose di eventi culturali che continuano a riscuotere molto interesse.’ Guardando al successo della stagione teatrale appena conclusa si può confermare l’importanza del Teatro come luogo non soltanto culturale, ma anche sociale ed economico: ‘andare a vedere uno spettacolo significa vivere un momento di socialità – parla l’assessore Oreti – il teatro è aperto a tutti e deve essere accessibile anche per i giovani. Il teatro è coinvolgimento del territorio e crea indotto economico, quindi non è una spesa ma un investimento’. 

E in questo campo sono fondamentali i supporti economici, non soltanto del Comune di Gorizia, ma anche della Regione FVG e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. A rappresentare il Consiglio Regionale FVG è Diego Bernardis, presidente della V commissione permanente, che si congratula del calendario ricco di classici, come ‘Cantando sotto la pioggia’ e ‘Sapere di mare’. Ricorda inoltre l’attenzione della Regione verso la cultura: ‘abbiamo supportato economicamente le iniziative stanziando 86 milioni di euro nel panorama culturale regionale, e una manovra in autunno aggiungerà altri fondi’. Dietro la realizzazione di questi progetti c’è anche il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, rappresentata dalla presidente Roberta Demartin, che aggiunge: ‘da anni la Fondazione crede nei progetti della direzione artistica di Walter Mramor, che si sono rivelati delle scommesse vinte. Per fare cultura e coinvolgere le comunità bisogna seminare e avere la pazienza di costruire. Fare cultura in maniera professionale non è facile, però questa organizzazione ha dimostrato che è possibile, creando un coinvolgimento che è prima di tutto emotivo’.

 La stagione si trova nell’ultima parte dell’anno da Capitale Europea della Cultura, e anche per questo si doveva rappresentare la natura transfrontaliera del progetto e della città. Come spiega la direttrice Gect GO Romina Kocina: ‘nell’anno della Capitale il teatro è stato uno spazio fondamentale, sempre impegnato a guardare oltre i confini, come conferma la presenza de ‘La Milanesiana’. La stagione ‘Emozioniamoci’ ci permette di riempire la seconda parte dell’anno della Capitale accompagnandoci con grandi nomi, in un progetto che si estende nel 2026’.

Il cartellone viene presentato dal direttore artistico Walter Mramor, che si trova inserito in una collaborazione costruita negli anni che condivide idee per un progetto culturale di alto livello. Oltre all’interesse che genera di per sé la cultura, non bisogna dare per scontato la macchina teatrale, che negli ultimi anni lavora molto bene. Guardando i dati nazionali delle presenze a teatro siamo di fronte a 28 milioni di spettatori, una crescita del 7 per cento rispetto agli anni precedenti. In più, il Friuli Venezia Giulia vede il pubblico crescere del 9.5 per cento, Regione seconda solo alle Marche, con una crescita del 10 per cento circa. Il teatro e lo spettacolo dal vivo ‘tiene botta e piace’ anche tra i giovani under24. In questo sono complici anche gli insegnanti che portano il teatro nelle scuole, un compito facilitato a Gorizia con il biglietto ridotto per gli studenti della città.  

[a.c.]

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