11.12.2025 – 12.52 – Due persone, residenti nel goriziano, sono attualmente sottoposte a procedimento penale a seguito di indagini congiunte della Polizia di Stato italiana e della Polizia slovena per l’omicidio di un 26enne, avvenuto il 10 gennaio 2022 in un’area verde posta ad intersezione tra via Della Cappella, a Gorizia, e Streliska Pot, nella cittĂ di Nova Gorica. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Gorizia e dalla Polizia Criminale di Nova Gorica nell’ambito di una squadra investigativa comune istituita con il supporto di Eurojust, sono state coordinate congiuntamente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Trieste e dalla Procura Distrettuale di Nova Gorica. L’attivitĂ investigativa è iniziata l’11 gennaio 2022, quando un passante ha rinvenuto il corpo privo di vita del giovane, segnalando immediatamente l’accaduto ai soccorsi e alla Polizia di Stato di Gorizia, tempestivamente intervenuta sul posto. Gli accertamenti hanno evidenziato che il cadavere si trovava a pochi metri oltre il confine, in territorio sloveno, circostanza che ha reso necessario l’immediato coinvolgimento delle autoritĂ di quel Paese. Dalle prime verifiche, la Polizia Criminale slovena ha accertato che la morte, avvenuta la sera precedente, era riconducibile a numerose ferite da arma da taglio e verosimilmente maturata nell’ambito di un contesto legato alla vendita e al consumo di sostanze stupefacenti.
Parallelamente, la Squadra Mobile di Gorizia, in stretto raccordo con gli investigatori di Nova Gorica e sotto la direzione della Procura della Repubblica di Gorizia, ha svolto mirate attivitĂ d’indagine che hanno permesso di concentrare l’attenzione su due sospettati italiani, all’epoca minorenni e incensurati. Alla luce degli elementi raccolti, la competenza è passata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Trieste, che ha formalizzato in brevissimo tempo la costituzione della squadra investigativa comune con la Procura di Nova Gorica. Tale strumento di cooperazione ha consentito di intensificare ulteriormente la collaborazione tra i due Paesi e di condividere in tempo reale informazioni, accertamenti tecnici e riscontri investigativi. Le successive attivitĂ – tra cui analisi di dati e tracce biologiche, perquisizioni e confronto delle risultanze delle immagini degli impianti di videosorveglianza estrapolate nei due Paesi – hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due indagati, che sono anche stati sottoposti dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni di Trieste alla misura cautelare delle prescrizioni con divieto di espatrio. Le attivitĂ si sono concluse negli scorsi giorni con la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari e con gli ultimi interrogatori degli interessati, dei quali non vengono rese note le generalitĂ in ragione della minore etĂ all’epoca dei fatti e nel rispetto della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
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