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sabato, 6 Settembre 2025

Progetto Carso: il Comune risponde ai dubbi sul taglio degli alberi

03.02.22-12.00-Nei giorni scorsi la candidata sindaco Cristiana Morsolin ha chiesto chiarezza dando voce alla preoccupazione arrivata tramite alcune segnalazioni dei cittadini riguardo l’intervento sul Carso che, dalla Rocca all’autostrada, ha portato da dicembre fino ad oggi ad un massiccio taglio d’alberi. “Si è parlato inizialmente di 40,89 ettari di bosco da coinvolgere nei lavori, un’area pari a 50 campi di calcio, poi ridotti a 6-7 ettari. Una situazione abbastanza preoccupante.” afferma la Morsolin. “Importante è essere avvisati dei cantieri che ci si trova sotto casa o nelle vie del centro, così conta sapere cosa succede tra i sentieri del nostro Carso. Gli alberi e il verde sono un patrimonio pubblico sul cui uso e sulla cui manutenzione chiediamo la stessa attenzione che si dà alle altre opere” sottolinea. Complessivamente sono stati stanziati 199.999 euro dalla Regione, di cui 150 mila di opere in senso stretto.

Il dottor Quaglia tramite una diretta effettuata dal sindaco Anna Cisint, ha spiegato le motivazioni dell’intervento nel parco del Carso: “(…) Il Comune vanta la proprietà di 600 ettari; di questi, 475 sono stati rimboschiti negli anni ’50 con il pino nero, specie preparatoria a quelle tipiche della zona creando il suolo proprio con i suoi aghi. La piantagione fissa doveva essere transitoria sebbene dagli anni Sessanta è stata abbandonata, andando a creare quindi un bosco fitto. Successivamente molti dei pini si sono seccati formando una boscaglia fitta pericolosa per gli incendi. Un incendio sarebbe incontrollabile e si tornerebbe in pochi giorni, se non poche ore, ad una situazione vegetazionale azzerata, nello stato in cui si trovava la dorsale carsica un secolo fa quando era una pietraia brulla. Grazie ai fondi della comunità europea e con l’avvallo degli organi tecnici si è predisposto perciò un progetto che aumenti la resilienza di questi popolamenti, andando a togliere in maniera mirata l’eccesso di biomassa per stimolare il bosco ad evolversi verso linee più stabili dal punto di vista ecologico. Questo diradamento ha fatto un certo effetto ma si è equivocato: non è un disboscamento bensì un miglioramento forestale fatto principalmente lungo le strade.” Sembra quindi che lo scopo sia far evolvere il bosco a forme più naturali, affiancando e sostituendo al pini nero le latifoglie.

[m.p.]

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