28.02.22-07.30- L’inizio dell’
invasione russa dell’Ucraina, avvenuta il 24 febbraio, ha segnato un’ulteriore data buia nella storia della nostra umanità. Per questo atto ingiustificabile, a sostegno delle molte vittime e di coloro che si trovano, inermi, in questa situazione (cittadini ucraini, animali, anziani e bambini), si sono effettuate
manifestazioni per la pace in tutto il mondo. Da Roma ad Atene, New Delhi e Los Angeles, sventolano i colori della bandiera ucraina. Ieri mattina, 26 febbraio, a Berlino, hanno partecipato alla manifestazione più di 500mila persone. Nel frattempo, in Russia, secondo l
‘OVD-info (associazione russa indipendente per i diritti umani), sono state arrestate
5.375 persone dall’inizio delle proteste contro la guerra (aggiornamento del 26 febbraio ore pomeridiane ndr).
Papa Francesco ha invocato, per mercoledì 3 marzo, una giornata di digiuno. Nell’area Giuliana ed Isontina già dal primo giorno sono iniziate le manifestazioni: il 24 febbraio a
Trieste moltissimi ragazzi si sono ritrovati in Largo Barriera per poi proseguire nei
giorni seguenti con proteste pacifiche che continuano tuttora. Anche a
Gorizia quasi 200 persone erano presenti a manifestare nel Parco della Rimembranza; a
Gradisca e a
Romans d’Isonzo la solidarietà si è dimostrata nelle piazze con il supporto dell’amministrazione comunale; a
Monfalcone, varie associazioni assieme a circa 200 persone si sono riunite nei pressi del mercato coperto. “In una situazione similare, non si tratta di stare da una parte o dall’altra; non si tratta di fazioni politiche, si tratta solo di stare dalla parte della pace e di chi si trova in questa contesto contro la sua volontà. Siamo con gli oppressi.” commentano alcuni presenti.