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sabato, 6 Settembre 2025

Ronchi 2030: “Ronchi con l’Europa nel cuore”

09.03.22-11.00- L’organizzazione Ronchi 2030 ha voluto comunicare vicinanza riguardo la situazione di conflitto attuale, con il comunicato seguente: “Ronchi è parte di un territorio che, dopo aver vissuto momenti terribili durante le guerre del Novecento, è sempre stato votato all’accoglienza e alla pace. Il nostro gemellaggio con Wagna nasce per le vicende della Prima Guerra Mondiale, poiché fu in quella località che i nostri cittadini trovarono riparo durante la prima avanzata dell’Italia nella Grande Guerra. Quanto sta accadendo ora in Ucraina ci lascia basiti: ancora una volta sono i civili a pagare le conseguenze della violenza della guerra. Civili in fuga anche nella nostra regione. A Ronchi, il 3% della popolazione straniera residente è di nazionalità ucraina, giungono voci che alcune famiglie ucraine che avevano lasciato la nostra località stiano ora facendo ritorno nella nostra cittadina. Ci domandiamo, nei limiti delle possibilità e competenze di un ente locale, quale sia la posizione dell’amministrazione rispetto a questo problema, se il Sindaco abbia avuto contatti con il prefetto e quali siano state le eventuali decisioni prese. Siamo certi che la nostra comunità non vorrà rimanere indifferente, e cercherà di attivarsi con azioni concrete a favore dei profughi di guerra, posto che tutti i profughi di guerra meritano la stessa solidarietà ed attenzione. Molti cittadini, tra cui anche diversi aderenti al gruppo Ronchi 2030, si sono già attivati spontaneamente, chi donando beni di prima necessità, chi recandosi al confine di Fernetti per offrire solidarietà a chi sta scappando, così come è stato fatto in passato per la rotta Balcanica. Dopo aver assistito ad intitolazioni di panchine quanto mai anacronistiche ed al moltiplicarsi di tagli di nastri “preelettorali” per le più svariate occasioni, speriamo di apprendere presto, dalle fonti ufficiali dell’amministrazione o almeno dalle pagine della stampa locale, quali azioni concrete il nostro Comune, nel suo piccolo, abbia già messo in atto o vorrà intraprendere per fornire un contributo ai profughi in fuga.”

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