02.06.2022 – 10.31 – Nella giornata di ieri i Vigili del Fuoco del Friuli – Venezia Giulia hanno rinvenuto un reperto archeologico romano risalente all’epoca imperiale sull’alveo del fiume Isonzo. Le operazioni sono state effettuate su richiesta della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Passaggio regionale e hanno consentito di portare alla luce un elemento lapideo riconducibile al c.d. “Ponte della Mainizza”: il ponte attraversava il fiume Isonzo e costituiva una parte della strada di collegamento fra Aquileia e l’odierna Lubiana, per poi proseguire verso il Danubio. Della struttura si era già avuta conoscenza nel secolo scorso, quando il fiume aveva a più riprese restituito delle sue porzioni. Il reperto rinvenuto nella giornata di ieri, grazie all’azione congiunta del Nucleo di Soccorso Subacqueo e Acquatico e del Gruppo Operativo Speciale del Comando dei Vigili del Fuoco di Udine, riporta una frammentaria epigrafe in latino. Al momento l’elemento lapideo è stato trasferito presso il Museo della civiltà contadina di Farra D’Isonzo: ora dovrà essere studiato, in funzione della futura esposizione al pubblico. Le operazioni di recupero dall’alveo dell’Isonzo del reperto romano sono state possibili anche grazie alla collaborazione dei Carabinieri del Nucleo tutela Patrimonio Culturale di Udine e delle locali stazioni di Gradisca e Savogna, nonché del personale del Comune di Farra, del Servizio Difesa Suolo Regionale, dell’Ente Tutela Patrimonio Ittico, del Comune di Savogna e dell’Università di Udine.