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sabato, 6 Settembre 2025

I tesori dell’Isola del Sole: il Parco delle Rose, spazio dedicato a ‘Maria Teresa’

12.09.2022 – 07.35 – Con la comparsa dei sottili e pallidi raggi del sole settembrino, i numerosi visitatori che scelgono l’Isola del Sole come meta per una vacanza all’insegna del sole e del mare in una dimensione di relax e distante dallo stress del quotidiano fanno rientro nelle loro abitazioni e alla routine di tutti i giorni. Questo periodo, quindi, risulta il migliore per chiunque desideri scoprire l’isola di Grado senza incappare nella frenetica folla di turisti stagionali e passeggiare in tranquillità tra le sue calli: non solo fa meno caldo, ma in autunno è possibile dedicarsi ad alcune esperienze davvero uniche, tipiche di chi vive l’isola.

Un’idea che non va di certo scartata a priori è sicuramente quella di fare due passi in serenità attraversando il noto Parco delle Rose. Giardino a cui non molto tempo fa è stato riconosciuto l’importante ‘Marchio nazionale di Qualità – Comune Fiorito’ con ben quattro fiori d’oro per la sua qualità, la cura e la promozione del verde pubblico e delle fioriture nonché per la positiva valutazione relativa a pulizia, ordine e ambiente sostenibile. Il parco, oltre ad essere una zona per piacevoli passeggiate e per diversi tipi di attività fisica, è attrezzato di aree gioco per i più piccoli e punti di ristoro ed è anche luogo delle svariate manifestazioni estive che animano la cittadina.

Uno dei pionieri della realizzazione di quest’oasi d’ombra il poeta Biagio Marin, le cui liriche hanno contribuito alla fama letteraria dell’isola. All’epoca Direttore della locale Azienda di Informazione e di Accoglienza Turistica (A.I.A.T.), ha affrontato a denti stretti tutti gli ostacoli che lo osteggiavano – tra cui la minaccia di un ricorso avverso alla costituzione del parco – fino a quando il progetto, per quanto ridimensionato, è stato concluso per poter offrire frescura e ombra a ridosso dell’arenile che si andava via via sempre più attrezzando. L’incantevole zona verde unisce così il centro di Grado dall’ingresso principale della spiaggia alle Terme e al Palazzo Regionale dei Congressi.

Con i suoi 30 metri viene reputato il vero e proprio polmone verde del centro isolano che accoglie al suo interno non soltanto 150 diverse varietà di rose messe a dimora nelle vasche di cemento vicine al monumento dedicato al poeta Marin con tutti gli accorgimenti necessari alla loro vegetazione e fioritura migliore, ma anche palme, pini marittimi, magnolie, molteplici alberi ad alto fusto e cespugli sempre curatissimi, il cui mantenimento impegna addetti comunali tutto l’anno e personale stagionale di supporto. Ogni pianta, tra l’altro, è dotata di una targhetta per riconoscerne la tipologia.

Tra le innumerevoli varietà di rose presenti, fa timidamente capolino ‘Maria Teresa’, una centifoglie risalente al diciottesimo/diciannovesimo secolo recuperata tra i rovi da Romeo Comunello, appassionato esperto, mentre passeggiava lungo lo scalo ferroviario della Grado di un tempo, in località Belvedere. Un fiore che porta un nome molto importante: è stata battezzata ‘Maria Teresa’ per ricordare quanto valore ebbe quella zona con l’arrivo dei turisti con i treni diretti da Vienna e Praga durante il periodo asburgico.

Questa rosa senza spine cresciuta rigogliosamente nella vicina San Lorenzo – frazione del Comune di Fiumicello Villa Vicentina – in località Belfior, ha suscitato parecchia curiosità ma anche l’immediata prontezza del settore parchi e giardini del Comune che si è dichiarato ben felice di poter mettere a dimora al Parco delle Rose una delle talee allestite. Posizionata in una zona centrale del giardino in cui transitano in media decine di migliaia di persone – pressoché di fronte all’ingresso delle Nuove Terme Marine – per essere ammirata dagli appassionati e non che così possono beneficiare del suo splendore e della sua particolarità. Ma non solo: nella scelta di trapiantare questa determinata specie si è si è tenuto conto anche della sua resistenza alle malattie al fine di evitare al massimo l’utilizzo di prodotti fitosanitari in ambiente urbano. Una scelta non soltanto estetica quindi ma anche ecologica.

[a.b]

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