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sabato, 6 Settembre 2025

FVG, vola l’economia regionale nel primo semestre 2022: 26mila occupati in più

14.09.2022 – 11.46 – Occupazione nel primo semestre del 2022
Nel primo semestre 2022 il numero medio di occupati stimato dall’Istat in Friuli Venezia Giulia è pari a quasi 527.000 unità, 26.000 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, periodo in cui l’economia era ancora negativamente condizionata dalle restrizioni introdotte per fronteggiare la pandemia. Anche nel confronto con i primi mesi del 2019, prima dell’emergenza Covid, si rileva una notevole crescita (+22.700 unità).
La ripresa dell’occupazione, resa nota dal ricercatore dell’Ires Alessandro Russo, ha riguardato esclusivamente il lavoro dipendente, cresciuto di ben 25.500 unità, mentre quello autonomo è rimasto sostanzialmente stabile.
I settori che hanno contribuito positivamente sono l’industria, con 8.200 occupati in più rispetto alla media del primo semestre 2021, il commercio, gli alberghi, i ristoranti e altre attività dei servizi, capaci di registrare un incremento di oltre 11.200 unità.
Il tasso di occupazione regionale, calcolato nella fascia di età compresa tra 15 e 64 anni, nel secondo trimestre di quest’anno ha superato il 70%, a livello nazionale solo la provincia di Bolzano presenta un valore più elevato.
Il numero di persone in cerca di occupazione, sempre nella media dei primi sei mesi del 2022, risulta pari a 28.400, in diminuzione di 2.700 unità rispetto allo stesso periodo del 2021.
Diminuiscono i disoccupati e gli inattivi
Il tasso di disoccupazione, invece, nel secondo trimestre di quest’anno si è attestato al 4,7%. Rispetto allo scorso anno sono diminuite le persone inattive (-16.500 tra i 15 e i 64 anni, pari a -7,6%), ossia gli individui che non lavorano e nemmeno sono attivamente alla ricerca di un nuovo impiego.
Non bisogna infatti dimenticare che nella fase più acuta della crisi sanitaria era aumentata notevolmente l’inattività, molto più della disoccupazione, per effetto dei maggiori carichi familiari dovuti principalmente alla chiusura delle strutture scolastiche, alle forti limitazioni agli spostamenti e al blocco delle attività di molti settori produttivi.
Occorre comunque considerare che i dati positivi finora illustrati non registrano ancora le difficoltà e le incertezze per il futuro vissute negli ultimi mesi dalle imprese e dalle famiglie a causa della crisi energetica e dell’inflazione.
Export in forte crescita nel primo semestre
Nel primo semestre del 2022 il valore delle vendite estere delle imprese del Friuli Venezia Giulia ha evidenziato una sensibile crescita rispetto allo scorso anno raggiungendo una cifra pari a 10,6 miliardi di euro, un aumento di 2,5 miliardi.
Sempre nel primo trimestre 2022 è giusto evidenziare anche un notevole incremento del valore delle importazioni regionali pari +44,1%.
Il risultato è condizionato dalle dinamiche dei prezzi
Il risultato decisamente positivo della nostra regione è stato in parte determinato dall’andamento della cantieristica navale, caratterizzata da una elevata variabilità dell’export nel tempo, +89,3% rispetto al primo semestre dello scorso anno. Al netto di questo comparto la variazione dell’export regionale sarebbe stata ugualmente molto positiva, ben oltre il 25%, e superiore a quella nazionale.
Occorre tuttavia considerare il forte rialzo dei prezzi registrati in diversi settori, tra essi spicca sicuramente quello dell’acciaio: il comparto delle produzioni in metallo fa infatti segnare un incremento del valore delle vendite superiore a +40% nei primi sei mesi di quest’anno, quasi 800 milioni di euro in più.
I dati territoriali evidenziano per quanto detto un risultato particolarmente positivo dell’area isontina (+145,7%); tutte le altre province mostrano comunque incrementi molto sostenuti (Udine +27,1%, Pordenone +20,5%, Trieste +16,9%).

[cs]

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