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sabato, 6 Settembre 2025

Fincantieri onora la memoria di Giuseppe Bono, l’ad che rilanciò la cantieristica italiana

09.11.2022 – 09.00 – È stata emanata nella giornata di ieri, 8 novembre, la triste notizia della precoce scomparsa di Giuseppe Bono, uomo che, con le sue enormi capacità manageriali e la sua grande caparbietà, è stato capace di risollevare la cantieristica italiana nel mondo guidando Fincantieri per oltre 20 anni.
Nato nel 1944 a Pizzoni, cittadina in provincia di Vibo Valentia, Bono, dopo aver conseguito la laurea in Economia presso l’Università di Messina, emigrò al nord muovendo i primi passi nel gruppo Fiat-Finmeccanica, diventandone anche direttore generale (di Finmeccanica) nel 1997.
Alla guida di Finmeccanica, della quale divenne ben presto amministratore delegato, Bono dimostrò grande talento e capacità manageriali, doti che poi trasferì, a partire dal 2002, nella guida di una Fincantieri al tempo in difficoltà.
La triste notizia della sua scomparsa, Boni lascia moglie e due figli a soli 78 anni, ha colpito profondamente la città di Monfalcone e i suoi abitanti.

Dichiarazioni del sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint
A trasmettere il dolore dell’intera comunità sono arrivate le dichiarazioni del sindaco della città Anna Maria Cisint: “La scomparsa di Giuseppe Bono tocca profondamente la città di Monfalcone in quanto è stato per tantissimi anni il protagonista della gestione di Fincantieri, con tutto il rilievo che lo stabilimento navale assume in tutti i risvolti della vita cittadina”. “Naturalmente, – prosegue il primo cittadino – in questo momento va il cordoglio a tutti i suoi familiari e la vicinanza al loro dolore per questa perdita. Giuseppe Bono è stato un influente manager pubblico che ha contribuito a costruire una prospettiva per Fincantieri in un settore manifatturiero cruciale, ma rimane l’impostazione di un modello produttivo del nostro stabilimento che si è dimostrato forse poco rispettoso delle ricadute e delle conseguenze che ne sono derivate per il nostro Territorio“.
“Nel momento in cui va il rispetto umano per questa perdita, – conclude infine Cisint – un sindaco non può trascurare le attese, forse andate deluse, da parte della nostra comunità per il percorso annunciato e mai realizzato di rivedere il modello produttivo, sviluppare la manodopera e l’indotto locale e regionale. Questi obiettivi sono rimasti incompiuti e devono essere affrontati con la necessaria decisione e coraggio, perché su questo si basa un rapporto corretto che deve esserci fra un’impresa e il luogo e la comunità di insediamento”.

Dichiarazioni dell’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini
E mentre il sindaco ricorda la figura di Bono senza trascurare alcuni suoi difetti, l’ex ad di Fincantieri è stato invece affettuosamente ricordato da innumerevoli personalità di spicco territoriali e nazionali.
Tra le dichiarazioni “locali” spiccano sicuramente le parole dell’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini: “Giuseppe Bono è stato un grande capitano d’industria, un uomo, prima che un manager, retto e di saldi principi. Ho avuto l’onore di incontrarlo e di collaborare con lui, apprezzandone il rigore e la straordinaria visione imprenditoriale“.
Bono – ricorda l’assessore – ha preso in mano un’azienda in difficoltà e ha saputo rilanciarla, guidando Fincantieri con sapienza per 20 anni e rendendola una eccellenza a livello europeo e mondiale. Ma il suo impegno è andato anche oltre: in qualità di presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia si è impegnato per tutte le imprese regionali. Si è speso instancabilmente per la crescita di tutto il tessuto produttivo e lo sviluppo economico del Friuli Venezia Giulia”.
“Nel corso della sua lunga carriera – ha aggiunto l’assessore regionale alle Attività produttive – ha ricoperto ruoli di vertice in numerose aziende pubbliche, contribuendo a costruire posti di lavoro e ricchezza non solo per la nostra Regione, ma per l’Italia intera”.
“La sua storia personale e il suo impegno – conclude infine Bini – devono essere d’esempio per le future generazione, per la capacità imprenditoriale ma soprattutto per la professionalità, la passione e la tenacia. A lui andrà sempre la mia gratitudine e stima, alla famiglia tutta la mia vicinanza per questa terribile perdita”.

Dichiarazioni del presidente del consiglio regionale del FVG Piero Mauro Zanin
Altre parole di grande ammirazione sono poi arrivate anche dal presidente del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Piero Mauro Zanin: “Abbiamo perso un manager che grazie alle sue capacità ha dato un contributo importante per il sistema industriale italiano e regionale. Un uomo che, grazie alla sua visione, è riuscito a rilanciare Fincantieri trasformandola nell’azienda leader che tutti noi apprezziamo e conosciamo”.
“Un esempio di visione imprenditoriale proiettata al futuro, – prosegue Zanin – un punto di riferimento per il nostro Paese di cui sentiremo la mancanza non solo per i risultati ottenuti ma anche per la grande passione che lo spingeva a dare il massimo quotidianamente nel suo lavoro”.

Le parole della sempre grata Fincantieri 
Non potevano infine chiaramente mancare le parole di Fincantieri che, tramite le dichiarazioni del Presidente Claudio Graziano e l’Amministratore delegato Pierroberto Folgiero, ha voluto così onorare la memoria del grande Giuseppe Bono: “Ci lascia un grande condottiero. Per due decenni alla guida di Fincantieri, Bono ha dato un contributo fondamentale per il rilancio della navalmeccanica italiana che oggi può vantare indiscusse leadership mondiali”.
“A nome di tutti i nostri colleghi vogliamo ricordare colui che ha rappresentato una figura di riferimento per l’industria nazionale. Giuseppe Bono ha sviluppato e portato avanti una visione coraggiosa e lungimirante, con un’attenzione costante alle persone, raccogliendo sempre le sfide più difficili e perseguendo sempre l’interesse del Paese. Il fermo rispetto del lavoro come valore primario è stata la cifra distintiva e il faro della sua azione. La sua morte addolora profondamente tutta la comunità di Fincantieri che, in un momento così triste, vuol far sentire la sua vicinanza alla famiglia”.

[a.f]

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