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sabato, 6 Settembre 2025

Gorizia, riaperto il Salone d’onore a Palazzo De Grazia

16.12.2022 – 08.00 – È stata riaperto ieri, 15 dicembre 2022, il suggestivo Salone d’onore di Palazzo de Grazia, uno degli edifici più prestigiosi di Gorizia.
Torna così a splendere, dopo due anni e mezzo di attesa a causa della continua caduta di  calcinacci dal soffitto, lo splendido Salone d’onore dello storico palazzo cittadino; edificio che, vero e proprio fiore all’occhiello della città, nel corso della storia venne addirittura scelto per ben due volte da Napoleone Bonaparte per insediarvi il suo quartier generale e nel quale, nel 1797, venne decisa la capitolazione di Trieste e della Repubblica di Venezia.
“È davvero un bel regalo di Natale”, queste le gioiose parole del direttore artistico dell’associazione “Casa delle arti”, il maestro Claudio Liviero, in occasione dell’importante riapertura.
A comunicare la felice notizia, giunta per di più nel periodo perfetto visto l’imminente arrivo delle feste, è stato l’assessore ai lavori pubblici Sarah Filisetti che, proprio in occasione della riapertura, si è così espressa: “Restituire questo bellissimo spazio storico culturale alla città mi ha davvero fatto molto piacere e so che il maestro Liviero inizierà subito a programmare concerti e altre attività aperte ai goriziani. I lavori sono stati condotti con professionalità e nel rispetto delle tempistiche contrattuali dalla Eu.Co.Re. Srl, specializzata in restauri e il rispetto delle tempistiche ci ha consentito di ultimare l’intervento prima del Natale, proprio come si desiderava. Un grazie anche al Rup comunale, Laura Puntin che, come sempre, ha seguito con passione e la consueta professionalità l’intervento di restauro”.
Ringraziamenti estesi poi anche dallo stesso maestro Liviero nei confronti dell’amministrazione comunale, “in particolare gli assessori Felisetti e Oreti che hanno davvero seguito con grande impegno i lavori e la loro tempistica. Palazzo de Grazia è uno spazio strategico anche nell’ambito della Capitale europea della cultura 2025 dove, sicuramente, svolgerà un ruolo importante”.

[a.f.]

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