19.02.2023 – 13.00 – Poco più di una settimana fa, più precisamente sabato 11 febbraio, i migliori cantanti del panorama musicale italiano si contendevano l’ambizioso premio della 73esima edizione del Festival di Sanremo, titolo che avrebbe garantito al vincitore gloria, ulteriore successo e la preziosa opportunità di partecipare all’Eurovision Song Contest.
Nell’ambito del Festival della Canzone Italiana, manifestazione divenuta con il tempo evento di caratura internazionale, si sono però distinte molte personalità originarie del territorio Isontino.
Oltre alle celebri cantanti Shari, giovane artista del 2002 classificatasi 27esima nella classifica generale, e Elisa, comparsa sul palco dell’Ariston al fianco di Giorgia nella serata cover, in rappresentanza di Monfalcone, anche il goriziano ha avuto la sua rappresentante ufficiale durante la settimana sanremese.
Stiamo parlando ovviamente di Orietta Bosch, scrittrice classe 1959 nata e cresciuta a Mariano del Friuli che, nell’ambito del Festival, ha partecipato come ospite speciale alla rubrica letteraria “Casa Sanremo Writer”.
In occasione dell’apertura del Festival, avvenuta il 7 febbraio scorso, la scrittrice è stata infatti invitata per presentare il suo libro “L’anima nel vecchio baule”, opera che, a detta della stessa autrice, narra “la storia dell’Istria Asburgica e della Venezia Giulia dal 1848 all’esodo Fiumano, Istriano Dalmata dopo la seconda guerra mondiale“.
L’ambita Orietta Bosch e il suo libro, un vero e proprio messaggero ufficiale di Gorizia e Nova Goriza Capitale della cultura europea 2025, sono stati accolti nel giornata di giovedì, dopo l’esordio sanremese, dall’assessore alla Cultura del Comune di Gorizia Fabrizio Oreti, figura da tempo attenta al mondo letterario del territorio Isontino e la sua forte propensione per la lettura (Gorizia è stata infatti inserita sul podio delle città italiane con il maggior numero di lettori).
In questo incontro la scrittrice ha poi aggiunto: “L’esperienza a Sanremo è stata molto emozionante. Con orgoglio ho rappresentato la città di Gorizia e il Friuli Venezia Giulia a Casa Sanremo Writers il 7 febbraio, nel contesto del Festival della canzone Italiana. Sono stata invitata dalla redazione Writers a presentare il mio libro ‘L’anima nel vecchio baule’, romanzo tratto da delle vecchie immagini trovate in un baule che doveva andare al macero. Presentare il mio libro e parlare della mia terra è stato molto emozionante anche perchè era la prima volta che uno scrittore friulano veniva selezionato in quella vetrina letteraria internazionale“.
“Ho iniziato a pubblicare quello che scrivevo dal momento in cui sono andata in pensione. – ha aggiunto la stessa Bosch abbozzando un percorso autobiografico – Quaranta anni come infermiera hanno formato la mia vita, dal mio congedo ho deciso così di cambiarla e quasi per hobby sono diventata una scrittrice”.
“Scrivo la vita, quella vera e la scrivo in maniera semplice. – ha proseguito – La scrittura ha il vantaggio di fermare i pensieri che vagano confusi nella mia mente, favorendo un distacco momentaneo dalle forti emozioni. Oggi uso la scrittura espressiva basata su storie vere ma ho iniziato con la scrittura autobiografica. Ho sempre tenuto dei diari in cui raccontavo gli eventi della mia vita, le emozioni e i dolori. Scrivere ha avuto nei momenti bui della mia vita un potere curativo per la mia anima, specie dopo la morte di mio figlio. Non era necessario in quel momento per me saper scrivere, bastava aver qualcosa da raccontare. Qualsiasi storia, anche quella apparentemente più ordinaria o monotona, ha sempre qualcosa di unico. Per questo ora scrivo quello che la gente mi racconta, specie se parla del coraggio di vivere“.
[a.f.]