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sabato, 6 Settembre 2025

Gorizia, riaperta in occasione della Marcia dell’amicizia transfrontaliera la celebre via Cappella

17.04.2023 – 08.30 – Nel corso della mattinata di ieri, intorno alle 9.30 di domenica 16 aprile 2023, i sindaci di Gorizia, Rodolfo Ziberna, e di Nova Gorica, Samo Turel, hanno ufficializzato la riapertura di uno dei luoghi simbolo del goriziano: il sentiero di via Cappella.
La florida collaborazione nata con il progetto GO!2025 ha permesso di rafforzare e consolidare i rapporti tra le due amministrazioni cittadine che, a testimonianza di quanto appena detto, hanno deciso di riaprire uno degli innumerevoli luoghi simbolo della terra transfrontaliera.
Si tratta, nello specifico, del sentiero di via Cappella, la suggestiva strada che collega l’Italia, partendo appunto da via Cappella, al monastero della Castagnevizza in Slovenia e che nella mattinata odierna è stata teatro di un suggestivo spezzone del tragitto percorso dai partecipanti alla Marcia dell’amicizia transfrontaliera.
Il viottolo, stradina in mezzo al verde lunga un centinaio di metri che si inerpica sul colle del Rafut, venne molto usato in passato anche come percorso votivo come evidenziato dalle svariate immagini religiose, dedicate in particolare alla Madonna, presenti nel tragitto.
Ad oggi il percorso è stato dunque “ripulito” e sistemato, sia sul versante italiano sia su quello sloveno, grazie a un accordo fra le due amministrazioni comunali che hanno uniformato le caratteristiche degli interventi rendendo il sentiero nuovamente percorribile.
GO!2025 deve servire anche a far riscoprire la storia straordinaria di questo territorio che vede un intreccio continuo fra luoghi e secoli, – ha commentato il sindaco Ziberna – come in questo caso dove la vita del monastero, nato nel 1623 ad opera del conte Mattia della Torre come santuario carmelitano dell’Annunciazione, si ‘incontra’ con le vicende dei Borboni di Francia e, successivamente, con la seconda guerra mondiale”.
“Il 6 novembre del 1836, – prosegue ancora il primo cittadino – Carlo X venne tumulato per volontà testamentaria in questo luogo, allora soprannominato ‘la piccola Saint Denis’. Dalle finestre della villa Coronini, dove trascorse gli ultimi giorni della sua vita, colpito dalla vista magnifica del santuario, espresse, infatti, il desiderio di eleggerlo a sua ultima e perenne dimora. Accanto a lui riposano anche il figlio Luigi Antonio (1775 – 1844), duca d’Angoulame, e Maria Teresa Carlotta di Francia, figlia di Luigi XVI e Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena”.
“Va detto, peraltro, che il recupero di questo sentiero – rimarca il sindaco – rappresenta solo un’altra tappa nella valorizzazione di un unico territorio, ricchissimo di storia che, esempio credo unico al mondo, ospita due città diversissime, una con oltre mille anni, l’altra con meno di cento, ognuna con sue precise peculiarità che non vogliono certamente omologarsi ma valorizzare insieme la straordinaria ricchezza che hanno in comune, dal fiume Isonzo, ai monti, dai luoghi religiosi (basti pensare anche alla sinagoga e al cimitero ebraico), ai giardini”
“Ed è proprio questa unicità straordinaria che vogliamo presentare a GO!2025 – conclude infine Ziberna – e, prima ancora, ai nostri cittadini con la riqualificazione di questi luoghi, con le piste ciclabili, con gli eventi e con mille altre iniziative: non si può proprio negare che questo sia davvero un territorio unico”.

[a.f.]

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