11.05.2023 – 18.30 – «In vista di GO!2025 – appuntamento fondamentale per la nostra regione –, per evitare di cadere nell’effimero, è necessario puntare a un investimento duraturo per il territorio, con valenza regionale, caratterizzante e identificabile dalla collettività, accelerando sulla realizzazione della Ciclovia 5». È una delle proposte del consigliere regionale della lista Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Enrico Bullian che, nel suo primo intervento in Aula a commento delle linee programmatiche del Presidente della Regione Fedriga, ha sottolineato l’importanza di trovare una chiave di lettura per rendere riconoscibili e di lunga durata gli investimenti collegabili a GO!2025, ha dato ampio spazio ai temi collegati della mobilità sostenibile, dell’Isonzo e della promozione turistica, nei suoi vari aspetti storici, culturali, ambientali ed economici.
«So bene, dopo 9 anni da Sindaco di Turriaco, cosa significa realizzare una rete ciclabile fruita (le “Ciclabili dei Cantautori”) e gestire il Parco comunale dell’Isonzo, valorizzandolo con attività sociali, sportive e naturalistiche, installazioni artistiche, aree giochi e pic-nic e celebrazioni di matrimoni. Da consigliere regionale – spiega Bullian –, vorrei finalmente vedere realizzata, lungo tutto l’asse fluviale dell’Isonzo-Soca, la Ciclovia n. 5 di interesse regionale e transfrontaliero, completando quanto la comunità slovena ha già fatto sul suo tratto. La ciclabile di competenza regionale da Gorizia alla Riserva naturale regionale della Foce dell’Isonzo-Isola della Cona deve diventare un’opera presto cantierabile, che attraversa gli attuali Parchi del fiume e che si interconnette con gli altri paesaggi che caratterizzano il nostro territorio: Collio, Carso, Laguna e Litorale. Il Patto per l’Autonomia – Civica Fvg intende valorizzare la nostra terra e renderla attrattiva per i turisti e per noi residenti».
Sul tema della mobilità, Bullian evidenzia i «limiti macroscopici del polo intermodale e della stazione Trieste Airport, con il finanziamento – in ritardo – del collegamento ciclopedonale provenendo da Monfalcone e Ronchi dei Legionari, ma senza la continuazione verso Begliano, Turriaco e San Pier d’Isonzo, oltre al mancato decollo degli accordi territoriali tra i Comuni del mandamento per una maggiore fruizione dei pendolari della stazione ferroviaria attraverso accordi generali per agevolare la fruizione della distesa del parcheggio. Sul trasporto pubblico locale serve un ripensamento generale fino a ipotizzare la corsa gratuita per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, diminuendo il traffico e l’inquinamento».
[c.s.]